L'ex tecnico del Bologna ora allo Shenzen in Cina, Roberto Donadoni, ha rilasciato una lunga intervista sui taccuini odierni di Tuttosport. Ecco un estratto su Simone Verdi:
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Donadoni su Verdi: "Torino piazza ideale per lui. Mazzarri saprà gestirlo"
L'intervista di Roberto Donadoni per Tuttosport
Un giorno, in un’intervista, Simone disse: «Con Donadoni mi trovo molto bene anche perché mi lascia giocare serenamente, non mi riempie la testa di troppi ordini e di gabbie tattiche». «E’ una mia caratteristica. Facevo così con lui, ma cerco di farlo con qualunque giocatore. Io cerco di liberarli, i giocatori, per valorizzarne le doti individuali. La bravura di un allenatore si misura anche con la capacità che dimostra nel saper capire i calciatori che ha di fronte. Se viene messo nelle condizioni ideali, senza troppe pressioni, Simone può sicuramente fare bene. E sono certo che anche Mazzarri, che ha conoscenze e grande esperienza, sa bene come gestirlo. Più sei bravo a comprendere Verdi, più ottieni da lui».
Torino può essere una piazza ideale per Simone? Come lo è stata Bologna, intendiamo dire. «Sì, la città e la squadra sono a sua dimensione. Inoltre, visto che l’ho conosciuto bene, so che avrà dentro di sé una grandissima voglia di emergere. Tanto più dopo l’annata non particolarmente esaltante vissuta a Napoli».
Dove andò anche un po’ obtorto collo, visto che sei mesi prima aveva detto no a De Laurentiis, preferendo restare con lei a Bologna. «Non c’è il minimo dubbio che stia coltivando una enorme voglia di riscatto. E’ un ragazzo dalle grosse motivazioni. E il fatto che il Torino abbia fatto di tutto per comprarlo gli darà sicuramente molta fiducia, molta forza. Simone è un bravo giovane. Proviene anche da una bella famiglia, è educato, serio, rispettoso. E anche queste sono qualità che aiutano eccome un giocatore a emergere. E poi secondo me, adesso, Simone è diventato anche più forte rispetto al giocatore che avevo io».
In cosa? «Caratterialmente. E in esperienza. Le difficoltà che può avere incontrato a Napoli anche per via della grande concorrenza lo hanno sicuramente forgiato ulteriormente. E’ cresciuto, è ancor più maturo, determinato. Difatti sono convinto che potrà fare non solo bene ma benissimo, a Torino».
Verdi a Bologna, nel suo primo campionato, segnò 6 gol. E 10 nel secondo. «E può benissimo ripetersi in doppia cifra. Simone calcia le punizioni divinamente. Già solo da fermo può garantire 5 o 6 reti in un campionato. In più ha un potenziale offensivo notevole, e non solo come assist-man. Se è sereno, se sente la fiducia dell’ambiente, se il giocattolo funziona, può benissimo tornare a segnare anche 10 gol in un campionato solo. E ripeto: la sua grande dote non è solo avere visione di gioco, estro e piedi buoni, ma anche la testa giusta. E un ragazzo perbene può andare più lontano di tanti altri».
Redazione
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