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Donadoni su Verdi: "Torino piazza ideale per lui. Mazzarri saprà gestirlo"

Donadoni su Verdi: "Torino piazza ideale per lui. Mazzarri saprà gestirlo"

L'intervista di Roberto Donadoni per Tuttosport

Antonio De Crecchio

L'ex tecnico del Bologna ora allo Shenzen in Cina, Roberto Donadoni, ha rilasciato una lunga intervista sui taccuini odierni di Tuttosport. Ecco un estratto su Simone Verdi:

Un giorno, in un’intervista, Simone disse: «Con Donadoni mi trovo molto bene anche perché mi lascia giocare serenamente, non mi riempie la testa di troppi ordini e di gabbie tattiche». «E’ una mia caratteristica. Facevo così con lui, ma cerco di farlo con qualunque giocatore. Io cerco di liberarli, i giocatori, per valorizzarne le doti individuali. La bravura di un allenatore si misura anche con la capacità che dimostra nel saper capire i calciatori che ha di fronte. Se viene messo nelle condizioni ideali, senza troppe pressioni, Simone può sicuramente fare bene. E sono certo che anche Mazzarri, che ha conoscenze e grande esperienza, sa bene come gestirlo. Più sei bravo a comprendere Verdi, più ottieni da lui».

Torino può essere una piazza ideale per Simone? Come lo è stata Bologna, intendiamo dire. «Sì, la città e la squadra sono a sua dimensione. Inoltre, visto che l’ho conosciuto bene, so che avrà dentro di sé una grandissima voglia di emergere. Tanto più dopo l’annata non particolarmente esaltante vissuta a Napoli».

Dove andò anche un po’ obtorto collo, visto che sei mesi prima aveva detto no a De Laurentiis, preferendo restare con lei a Bologna. «Non c’è il minimo dubbio che stia coltivando una enorme voglia di riscatto. E’ un ragazzo dalle grosse motivazioni. E il fatto che il Torino abbia fatto di tutto per comprarlo gli darà sicuramente molta fiducia, molta forza. Simone è un bravo giovane. Proviene anche da una bella famiglia, è educato, serio, rispettoso. E anche queste sono qualità che aiutano eccome un giocatore a emergere. E poi secondo me, adesso, Simone è diventato anche più forte rispetto al giocatore che avevo io».

In cosa? «Caratterialmente. E in esperienza. Le difficoltà che può avere incontrato a Napoli anche per via della grande concorrenza lo hanno sicuramente forgiato ulteriormente. E’ cresciuto, è ancor più maturo, determinato. Difatti sono convinto che potrà fare non solo bene ma benissimo, a Torino».

Verdi a Bologna, nel suo primo campionato, segnò 6 gol. E 10 nel secondo. «E può benissimo ripetersi in doppia cifra. Simone calcia le punizioni divinamente. Già solo da fermo può garantire 5 o 6 reti in un campionato. In più ha un potenziale offensivo notevole, e non solo come assist-man. Se è sereno, se sente la fiducia dell’ambiente, se il giocattolo funziona, può benissimo tornare a segnare anche 10 gol in un campionato solo. E ripeto: la sua grande dote non è solo avere visione di gioco, estro e piedi buoni, ma anche la testa giusta. E un ragazzo perbene può andare più lontano di tanti altri».

Redazione