Diego fece bene a chiamarvi “hijos de puta” – Sui social si inneggia alla morte di Maradona

Stadio Olimpico di Roma, correva l'otto giugno del 1990. Sono passati più di 30 anni da quando Diego Armando Maradona si scagliò contro quella porzione di Italia che lo insultava.  “Hijos de puta”, urlò Diego con gli occhi iniettati di sangue. I campioni in carica dell'Argentina si giocavano la finale del mondiale contro la Germania Ovest. Gran parte dello stadio, contravvenendo a ogni logica di lealtà sportiva, fischiava l'inno della selezione albiceleste. Fu proprio l'Argentina a eliminare gli italiani al San Paolo di Napoli (uno stadio che, contrariamente allo storytelling nazionalpopolare, tifava Italia, altro che Argentina!, ndr).

A distanza di 30 anni, possiamo dire che non aveva tutti i torti Diego a scagliarsi contro gli italiani. Almeno a giudicare dalla fauna che prospera sui social network. Maradona sta male, si deve operare alla testa e sono tantissimi gli insulti che in questo momento il Pibe de oro sta incassando senza pietà. Alcuni vanno ben oltre la cattiveria, siamo al sadismo vero e proprio:  "Bisogna essere positivi, se viene operato al cervello significa che ce l'ha un cervello. Ed è già una bella rivalsa su tutti quelli che ne dubitavano", dice un cretino commentando il post pubblicato dai colleghi Fanpage che danno notizie su Diego. Un altro gli fa eco: "Mi sembra molto strano, una persona così morigerata...". Sono tantissimi i commenti di questo tenore, altri che vi risparmiamo ma che inneggiano alla morte del più grande calciatore di tutti i tempi. Parole che intristiscono perché Maradona è una leggenda del calcio mondiale, anzi, è un grande artista proprio come Picasso o Celine. E' un patrimonio del genere umano ancor prima di essere l'idolo e il simbolo dei napoletani.

Aggiornamento - Lo schifo cresce a dismisura su Twitter. Diego, in questo momento (chi vi scrive sta aggiornando il pezzo all'1.08 di notte) è sotto i ferri, e l'hashtag "maradroga" è di tendenza. Ma di che parliamo?

Clicca qui per restare sempre aggiornato sulle vicende di casa Napoli