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De Laurentiis: “Voglio vincere, riporto lo scudetto a Napoli! Su Mertens e Koulibaly…”

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Le parole del presidente alla presentazione del ritiro di Castel di Sangro

Giovanni Frezzetti

Il presidente Aurelio De Laurentiis, insieme al tecnico Luciano Spalletti, ha presentato il ritiro di Castel di Sangro soffermandosi anche su altri temi legati al Napoli e al mercato.

A tutto De Laurentiis: dal mercato al ritiro

ritiro castel di sangro

Le parole di De Laurentiis:

"Torneremo a Castel di Sangro per il terzo anno. Ieri Charlie Stellitano mi ha offerto di andare in Sud America per 1,1 milioni di dollari. Io ho rifiutato e lui mi ha detto che è strano. Invece io faccio così perché il periodo del ritiro è sacro per gettare basi solide per il resto della stagione. Noi abbiamo un accordo per 12 anni, quindi dopo questo ne avremo altri 9. Questo sarà un anno particolare a causa dei mondiali 2022 in inverno e sto cercando di convincere i presidenti di Serie A ad organizzare un torneo pre-natalizio nel periodo di sosta del campionato. Saremo a Castel di Sangro dal 23 luglio al 6 agosto. Faremo 3-4 partite con squadre europee che noi ospiteremo in Abruzzo".

Su Gravina

“Non mi ha portato Gravina qui, ma il sindaco di Roccaraso. Non ha fatto nulla sulla legge 91, ha solo parlato di playoff e playout senza fare un j'accuse contro il Governo. Chi presiede Federazioni ha bisogno di voti e non prende mai posizioni che possono essere scomode. La prima volta sono rimasto impressionato ed ho fatto un contratto da 12 anni. Adesso però sarebbe compito delle autorità locali invitare persone straniere nel corso del ritiro, così da fargli capire cosa vuol dire vivere l'Abruzzo in tutto il suo splendore".

De Laurentiis su Mertens e Koulibaly

"Sono due calciatori che rispetto, a cui voglio molto bene, ma dipenderà solo da loro vedere se la vile moneta è l'unica cosa che li può appagare o se vivere a Napoli, vivere una situazione anche filosoficamente diversa, lo possa considerare un privilegio. Altrimenti è un problema che non mi riguarda più".

Sullo scudetto

"Qualcuno mi rimprovera di non voler vincere, ma De Laurentiis vuole vincere lo Scudetto ma ci sono delle regole anche scaramantiche che mettono sotto il fuoco il tecnico sei io dico 'Voglio vincere lo Scudetto'. Invece devo proteggere l'allenatore e a chi mi dice di comprare i giocatori, io rispondo che abbiamo giocatori straordinari. Alcuni di loro, se non giocano, diventano condizionanti per lo spogliatoio. Abbiamo bisogno di 23 giocatori perché c'è la Champions, ma dobbiamo avere il coraggio del rischio".

Su Bernardeschi

"L'ho trattato personalmente, sono già tre settimane che ho parlato con il suo agente a Montecarlo e gli ho chiesto cosa volesse fare. Ma ho parlato anche col mister perché non si possono prendere delle persone non assimilabili nel suo contesto di gioco. Quindi se vogliamo fare Fantacalcio va bene, ma i calciatori devono essere messi bene in campo. Con questo non mi permetterei di dire che Bernardeschi non vada bene, ma neanche il mister".

Su Vecino e Cavani

"Non mi risulta di aver avuto contatti del genere. Se un 35enne lo prendi in porta è un discorso, ma in un altro ruolo è diverso".

Su Ospina e Fabian Ruiz

"Ho parlato con Ospina. Dovevamo avere una risposta e sto aspettando perché starà in nazionale. Ho incontrato anche Fabian Ruiz e gli agenti e gli ho fatto la mia proposta. Loro mi hanno detto che mi avrebbero risposto entro 15 giorni. Aspettiamo e vediamo, nessuno vuole mandare via nessuno".

Sul Mondiale

"In tutte le settimane in cui si giocherà una sola partita e non due partite, durante la stagione, sarà opportuno organizzare un allenamento a porte aperte al Maradona, per i tifosi, sempre che si comportino in maniera adeguata. Dovremo avere degli sparring partners prendendoli dalla Serie B o C. Non si possono trovare otto squadre di Serie A per fare questo mini-torneo. Sto studiando da un mese e ne parlerò in Assemblea".

Sul mercato

"Il 22 maggio è finito il campionato, il 27 maggio, cinque giorni dopo, noi avevamo chiuso il sostituto di Insigne, il sostituto di Ghoulam. Abbiamo riscattato Anguissa e prolungato Juan Jesus. Quindi abbiamo fatto quattro operazioni in cinque giorni. Cosa vuol dire? Che stiamo dormendo? Qui non pettiniamo le bambole, come diceva Ancelotti". 

Sul VAR

”Ogni anno il circo riparte senza aver fatto un consultivo su cosa ha funzionato e cosa no. Abbiamo avuto una classe arbitrale che per tanti anni ha fatto quello che ha fatto, poi c'è stata Calciopoli. Per avere il VAR ci siamo dovuti battere come dei pazzi. L'Italia è stata la prima ad utilizzarlo, male, perché comunque la casta va rispettata. Non si dà all'allenatore la possibilità di chiamare il VAR. Anche il sistema di gioco condiziona la spettacolarità del gioco stesso. Tutti questi condizionamenti che trovo limitanti, fanno in modo che o imbrogli per vincere per tanti anni oppure competi e te la giochi con il rischio anche di perdere. Io posso dire al tifoso che voglio vincere a tutti i costi, però se poi non vinco faccio una figuraccia. Per questo taccio e sono prudente".

Sullo scudetto

“Faremo di tutto per riportare a Napoli lo Scudetto. Ma dovremo essere tutti insieme e se non ce la faremo non dovremo deprimerci perché noi siamo il Napoli!".