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De Laurentiis: “Kim? Mi auguravo arrivasse ieri! Mertens ha rifiutato 4,5M lordi”

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Le parole di Aurelio De Laurentiis a Radio Kiss Kiss Napoli

Mattia Fele

Aurelio De Laurentiis ha parlato oggi in una one-to-one con Carlo Alvino di Kiss Kiss Napoli. Focus del suo intervento il mercato, il rapporto coi tifosi e la nuova squadra da costruire per mantenersi competitivi in Serie A e in Champions.

Le parole di De Laurentiis

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Di seguito quanto dichiarato dal presidente del Napoli:

"Saluto innanzitutto tutti i tifosi. Non c'è da sistemare granché nel Calcio Napoli, che è un'idea meravigliosa che non ha bisogno di riparazioni. Siamo vivi, vegeti e fortissimi. Forse sono stato malinterpretato: a un certo punto ho usato quell'espressione (vil moneta, ndr)... io considero la maglia azzurra come una seconda pelle, sulla quale basare la propria identità. Chi è più tifoso allora di un giocatore che viene a giocare nel Napoli? Quando invece all'improvviso tu vedi che scompaiono, che parlano soltanto di aumenti di stipendio quando già sono dei privilegiati, andando poi a finire alcuni in campionati misconosciuti... allora ci rimango molto male. Dov'è, questo senso di appartenenza?".

Su Koulibaly

"L'ho lasciato andare perché mi ha detto che gli mancavano pochi anni importanti da giocare. Voleva andare al Barcellona, ma i blaugrana non avevano abbastanza soldi per pagarlo. Quando è arrivato il Chelsea, non abbiamo potuto rifiutare. Non abbiamo rifiutato perché se un calciatore vuol fare una nuova esperienza, in un campionato come la Premier, bisogna essere riconoscenti. Non potevamo trincerarci dietro ad un no".

Su Mertens

"Sento tanto l'appartenenza ai colori del Napoli, però poi quando devo ragionare come società non devo mai dimenticare che ormai il calcio è diventato un'industria. L'industria deve seguire delle regole, che sono purtroppo quelle del mercato. A me dispiace, ma delle volte dobbiamo andare anche contro ciò che vuole il tifoso. Mertens si è proposto per un altro anno perché sa che ha 35 anni e deve ritirarsi, prima o poi. Se anche lui ne fa una questione di vil denaro... allora devo dire di no, e difendere le possibilità che il Napoli ha di rinnovarsi. Se io pagassi una cifra spropositata a Dries, quei soldi mi impedirebbero di acquistare un calciatore più giovane. Quando ha rifiutato 4,5M lordi, io ho preferito salutarlo. L'ho ringraziato così come ho fatto al figlio Ciro, alla moglie, per tutto quello ci ha trasferito in questi anni con tutti gli straordinari gol realizzati. Noi non possiamo andare contro la nostra possibilità, la nostra capacità. Devo comprare giocatori giovani che rappresentino il Napoli nelle prossime stagioni. In passato abbiamo fatto lo stesso e i tifosi hanno storto il naso quando sono arrivati giovani tra cui Mertens, Lavezzi, Cavani... com'è che siamo così bravi a farli diventare forti?".

Sulle dichiarazioni passate: i "vessati"

"Bisogna anche saper interpretare le parole che vengono pronunciate. Noi veniamo da un periodo, il COVID, che ci ha fatto perdere più di 200 milioni di euro. Questo virus, che ha ucciso tante persone, ci ha lasciati in una bolla e ci ha messo in un perenne stato di incertezze. La frustrazione viene automatica: è chiaro che ad un certo punto ci si identifica con chi, per altre motivazioni, possa essere danneggiato economicamente, deluso nel proprio lavoro... così andare allo stadio diventa una valvola di sfogo. In quest'ottica ho parlato di vessati...andare allo stadio è questo: dire, io ci sono. Quando si fanno delle conferenze stampa per alcuni argomenti, poi si dirazza su altri argomenti perché magari un giornalista tira fuori una battuta, c'è una domanda non prevista e magari la risposta che viene data viene forse mal interpretata, perché non c'è tempo di studiarla e approfondirla con un dibattito, se a qualcuno ha dato fastidio. In questo modo non ci sarebbe stato un misunderstanding, per il quale se qualcuno ha provato dolore me ne scuso profondamente".

Sugli abbonamenti e sulle nuove maglie

"La campagna partirà il 25. Ci sono parecchie novità: intanto abbiamo previsto tariffe scontate per le famiglie e per le donne. Sconto del 50% per un figlio di età inferiore a 14 anni. Sconto del 30% per il secondo componente di una coppia. In generale, le donne avranno uno sconto del 10%. I prezzi sono semplici: in Curva inferiore il costo sarà 195 euro, per una coppia 136,50 euro, per una donna 175 euro. Le curve superiori costeranno 305 euro. I Distinti inferiori costeranno 390 euro, per le donne 351, per una coppia 273. La tribuna VIP verrà 770 euro. La Tribuna Posillipo invece 1030 euro. Sono stato in Comune a parlare di una zona franca all'interno dello stadio, per far sì che ci sia una pedonalizzazione concreta attorno al Maradona in orari precedenti e successivi alle partite. Stiamo anche cercando di ottenere dei parcheggi, perché è mia intenzione creare più ascensori, dei salottini (non meno di 40) posizionati in alto. Poi abbiamo pensato ad una Tribuna dei 500, dotata di un particolare servizio per chi ne vorrà usufruire. I lavori allo stadio saranno continui, già stiamo sistemando il garage e la Sala Stampa, oltre a tutti quanti gli altri spogliatoi per gli ospiti. Durante l'anno cercheremo di farci attribuire un terreno per far costruire la pista d'atletica al Comune, così da eliminarla dal Maradona e avvicinare i tifosi".

Sul canone dello stadio

"Non voglio essere polemico, perché si è sempre contro coloro i quali non pagano. Questo è giusto, però io ancora devo sistemare la storia dei tornelli che nel 2007-08 misi pagandoli di tasca mia. Si tratta di una specie di commedia che si trascina e diventa una commedia degli equivoci alla francese. Io presentai con Chiavelli un'ipotesi di rifacimento dello stadio, portando sul tavolo una ventina di milioni di euro. Il discorso di questo mio intervento non fu preso in considerazione, anzi non fu nemmeno esaminato il progetto di Zavanella, stesso architetto dello Juventus Stadium. Il Comune disse di volere uno stadio di 55mila posti, in totale controsenso con ciò che accade con l'accrescersi dello stadio virtuale. Secondo me, oggi come oggi, con Manfredi che è una persona che non mi ha mai messo i bastoni tra le ruote, stiamo cercando di mettere a posto tutto il passato. Poi stabiliremo se questo stadio sarà del Calcio Napoli per i prossimi 99 anni e se potremo togliere quella copertura orribile fatta per i Mondiali del 90. In tal caso rifaremo l'impianto e lo renderemo un modello europeo".

Su Kim

"Mi piace l'idea di avere un coreano perché è un coreano che è alto  1,91, mi intriga mi interessa sposare la condizione coreana come una condizione napoletana del sud sono due mondi in qualche modo che possono compensarsi tra di loro, uno molto tecnologico ma sempre però molto sudista e l’altro invece fatto di grandi suggestioni di grandi filosofie di grandi sovrapposizioni culturali che ne secoli si sono tra di loro contaminate e ti rendono poi Napoli forse un filo unico,  io mi auguravo che arrivasse ieri però mai dire mai, il problema è che quando tu negozi e ci sono di mezzo  determinati avvocati i procuratori e ti chiedono la luna"

Sui portieri

"Abbiamo sempre avuto dei portieri di personalità e poi c’è sempre stato un terzo portiere che è un portiere di riserva,  ma i primi due portieri non possono essere diversi, ti voglio dire i problemi sono tanti le insidie degli infortuni sono dietro l’angolo, perché se succede un incidente a Meret cosa che io non ti auguro, mai c’è quindi e poi voglio dire un portiere non può fare 52 partite in un anno si devono dividere la torta e su questo se tu giochi in una squadra come il Napoli  che affronta da 13 anni unica italiana l’Europa e tu ti devi attrezzare perché questo non comporti un problema"

Sulla nuova maglia

"Nella prima amichevole, in quell’occasione indosseremo la maglia nuova azzurra la prima maglia prima maglia da vero Vangelo"

Sull'obiettivo per la prossima stagione 

"Di far piacere i tifosi nel maggior numero possibile di occasioni e portarli tutti quanti a una meta che renda tutti felici. Ma io voglio vederli contenti e felici, ma poi basta quando mi si dice 'il romano'. Io vengo da una famiglia irpina, che si è stabilita poi a Torre Annunziata. Ci siamo trasferiti poi a Roma, poi negli States, portando il concetto della napoletanità in giro per il mondo. Io amo Napoli, Londra e Los Angeles. Questa cosa di me e Roma mi ha sempre dato fastidio".

Sulla vendita del Napoli

"Ho rifiutato un'offerta di 900 milioni di dollari e da un anno e mezzo ho tantissime offerte, tutte rispedite al mittente. Ho ricevuto tre offerte da tre fondi per il Bari, anche queste tutte rispedite al mittente. L'ultima offerta che mi è arrivata sul tavolo, da 2,5 miliardi di euro per tutto il mio gruppo, pure l'ho rispedita al mittente: posso restare e divertirmi ancora?"