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La seduta del Consiglio comunale, presieduta da Vincenza Amato, si è aperta oggi in via Verdi con la partecipazione di 24 consiglieri comunali. La discussione si è concentrata su questioni urgenti, come previsto dall'art. 37 del Regolamento, tra cui l'analisi delle parole polemiche espresse ieri dal presidente De Laurentiis.
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal politico italiano: "De Laurentiis ci unisce nella difesa di un concetto, noi siamo consiglieri comunali e amiamo la città. Qui c'è gente di cultura, non come lui. Forse lui non ama i napoletani, ma è un discorso a parte. Quando si è insediata la Giunta, dissi che De Laurentiis non era tutto oro ciò che luccica: esistono cose fino ad un certo punto, poi lui inizia con missili e bombe con parole inopportune. Utilizza la società per fare lucro come fa un imprenditore, ma non deve usare il sentimento della gente. Per anni abbiamo difeso gli interessi della città e dell'interesse pubblico, con la convenzione cercavamo di riportare nella legalità l'uso di una società che fa lucro di un bene pubblico, tentammo di darci delle regole. Poi vediamo che non funzionano, quindi le regole possiamo anche cambiarle: c'è un utilizzo maggiore degli spazi, l'utilizzo intensivo del marchio Napoli. Queste uscite andrebbero contenute, sarà il contesto: a Madrid si mangia bene, è bello essere ospitati al Bernabeu, ma lui può fare molto per lo stadio. Ha la possibilità di poterlo fare, anche solo dipingendo d'azzurro il terzo anello, mettendo le foto dei campioni storici, saremmo tutti più felici. Lo stadio è stato riqualificato con soldi pubblici, la coppia De Laurentiis-De Luca produce effetti. Quello stadio è stato recuperato in parte perchè doveva essere teatro delle Universiadi, è una conseguenza di una sinergia tra Comune e Regione sugli impianti della Campania. De Laurentiis non ci ha messo un soldo, ed il Miglio Azzurro è un lascito della Regione, esclusivo a chi ne usufruisce. Prendiamo con le pinze cosa dice De Laurentiis, ma va esortato ad affrontare con serietà il problema del Maradona: è lo stadio dei napoletani e degli sportivi non solo calcistici. È un monumento della città, possiamo far sì che diventi uno dei posti più visitati della città. Ma lui ci metta l'intelligenza di poterlo fare, noi siamo il Comune e non abbiamo risorse per far sì che le strutture siano visitabili 365 giorni l'anno. Quella è una attrezzatura, potrebbe realizzare un museo e fare qualcosa di straordinario. Lui lo dice e non lo fai, noi rimaniamo tifosi del Napoli e di Napoli".
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