Daniele De Rossi non si fida. Per lui il Mondiale è quasi cominciato e la sfida con la Spagna farà da cartina di tornasole alla Nazionale azzurra. "Non è mai sbagliato dire che la Spagna è favorita - dice -. Negli ultimi anni ha fatto brillare gli occhi a tutto il mondo, ma contro di loro veniamo da alcune buone prestazioni che ci danno fiducia. Sono favoriti, ma non andiamo lì come vittime sacrificali. Siamo consci di poter fare una piccola impresa". Nazionale, Chiellini: "Bonucci è più di un amico, è un fratello"
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Daniele De Rossi non si fida. Per lui il Mondiale è quasi cominciato e la sfida con la Spagna farà d
Daniele De Rossi non si fida. Per lui il Mondiale è quasi cominciato e la sfida con la Spagna farà da cartina di tornasole alla Nazionale azzurra. “Non è mai sbagliato dire che la Spagna è favorita – dice -....
Miedo escenico? — "Chi ha paura di giocare al Bernabeu ha paura anche di giocare a San Siro, allo Juventus Stadium o a Barcellona. Penso che la nostra squadra sia giovane, però con grande dose di personalità. Sappiamo sempre quello che dobbiamo fare in campo e questa è una cosa che ci rende più sicuri. Non è vero che la Spagna sia meno forte del passato. Se fosse così mi preoccuperei, perché quando i campioni leggono di essere meno forti, tirano fuori qualcosa dal cilindro. Poi ci sono alcuni che hanno fatto parte di una delle formazioni più belle degli ultimi 15 anni, ma sono tranquillo perché all'Europeo abbiamo vinto e all'andata abbiamo pareggiato. Anzi, alla fine abbiano anche rischiato di far loro male. Comunque è una squadra di fuoriclasse ed il rispetto che porto per loro è incredibile. Le altre partite, comunque, non saranno più complicate di questa. Sono sicuro che almeno secondi ci arriveremo, non dico che sarà facile, ma questo valore lo abbiamo espresso. Certo, in Spagna è più facile perché non abbiamo nulla da perdere, ma noi ci teniamo tantissimo. Non è che se vinciamo siamo eroi, oppure se perdiamo non è successo niente. E' quasi un primo turno di Mondiale, un antipasto. D'altronde, gli spareggi sono pieni d'insidie, ci possono essere seconde come noi che non vorremmo mai incontrare".
Verratti e l'attacco — De Rossi poi entra nel merito tattico. "Giocare a due o a tre cambia qualcosina ma poco. Penso di aver fatto tutti i ruoli del centrocampo e tutti i moduli. Verratti? E' un fuoriclasse, indipendentemente se giochi più dietro o più avanti. Nel suo club dovrà abituarsi a giocare da mediano, anche da interditore, perché nelle sua squadra continuano a prendere attaccanti. Se giochi con Neymar e Mbappé corri il rischio di essere il meno forte dal punto di vista offensivo; con noi invece è il più geniale nell'ultimo passaggio, è un punto di riferimento. Ch tipo di gara? Cominciare la partita attaccando dal primo minuto può essere valido, ma devi stare attento, nel corso della partita possono succedere tante cose. Le partite si decidono anche in corso d'opera, c'è bisogno anche di chi subentra e dagli altri che danno un appoggio morale da fuori. In tanti faremo fatica perché la Spagna è una squadra che ti fa correre. Il risultato è la cosa più importante, ma guarderò anche come ci approcceremo alla partita. Vediamo i giovani come reagiranno. Belotti? Il gol che ha fatto domenica in campionato è una perla, capitano 3-4 in una carriera ad un attaccante. Quello che mi impressiona di più, però, è quello che fa nei 90 minuti, la cattiveria che mette anche negli schemi 11 contro zero, spacca sempre la porta, con Immobile si completano benissimo. Sono due centravanti fortissimi e possono fare coppia per tanti anni. E' una squadra che si sta formano per il futuro. Insigne? E' tra i più in forma. Da due anni sta facendo veder cose eccezionali anche grazie a Sarri, che è tra i più bravi allenatori del mondo. Lo ha motivato, cambiato, e le sue qualità ne hanno beneficiato in modo particolare. Non so se sarà in panchina a Madrid, ma potrebbe essere anche un discorso tattico e non una bocciatura". Milan, Bonucci: "Ora voglio creare un grande gruppo"
Quarto mondiale — A livello personale poi spiega: "Io al prossimo Europeo? Non mettiamo limiti alla provvidenza, anche se nel Mondiale del 2022 di sicuro non ci sarò per via dell'età. Appunto la gara di Madrid sarebbe decisiva per un qualcosa di gradissimo, di bellissimo. Spero di fare il mio quarto Mondiale, quando c'è gente che ne sogna di farne uno. Sarebbe una grandissima avventura da vivere con questo bel gruppo. Segnare al Bernabeu? Il gol è l'ultimo dei miei pensieri Io non ero neanche nato nel 1982 (e abbraccia Oriali), ho visto solo video e ho sentito i racconti di mio padre. Fra poco comunque ci saranno i classe 2007 e non pretenderò che abbiano un ricordo del mio rigore al Mondiale 2006.. Comunque il Bernabeu è uno stadio che fa sempre effetto. Vorrei vedere un'Italia così (e indica le foto dei trionfi del 1982 e del 2006), un'Italia vincente. Ne ho viste tante di squadre azzurre che si sono tolte tante soddisfazioni anche senza essere bellissimi, ma con quel carattere che ormai ci riconoscono tutti. Per questo vincere al Bernabeu sarebbe una grande gioia.
Roma e Var — I titoli di coda sono sul campionato. "La griglia del campionato? A Roma le griglie le facciamo in troppi: a luglio, agosto, settembre. Le facciamo ogni mese. Non è questo il momento per parlare della Roma e non sono io che devo fare delle griglie. Quest'anno siamo usciti fuori dai radar delle potenziali vincitrici dello scudetto -perché ogni estate siamo sempre i futuri campioni - e non mi dispiace partire senza fari addosso. Dopo la sconfitta con l'Inter ero veramente molto giù. Schick è un ottimo giocatore, lo abbiamo visto, ma ora penso all'Italia, La Var?Veniamo da un recente passato sfortunato (Inter, ndr). Per una partita puoi continuare a essere sfavorito, puoi subire una decisione negativa, ma alla lunga limerà gli errori a un numero bassissimo, anche se di certi episodi anche guardandoli cento volte non si è sicuri. Certo, farlo off line o in collegamento non è la stessa cosa. Problemi alla sosta? Gliel'ho detto a Irrati, in due partite non ci hanno mai fermato. È più un problema se c'è un rigore netto e non te lo fischiano o te lo danno e hanno simulato. E poi i vecchietti come me ne approfitteranno per rifiatare. D'altronde, io sono appassionato di sport americani; lì è usata da sempre e mette tutti d'accordo anche quando c'è mezzo dubbio". Poi arriva l'in bocca al lupo per la Nazionale di basket. "Faccio il tifo per loro. Vedo che cominciano fra i casini come noi, che poi veniamo fuori alla grande..". Gazzetta dello Sport.
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