Gaetano D'Agostino, ex calciatore, è intervenuto a Maracanà, trasmissione in onda su TMW Radio, ed ha commentato la prossima ripresa della Serie A, soffermandosi su varie squadra tra cui il Napoli di Spalletti.
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D’Agostino: “Il Napoli squadra da battere, le amichevoli non significano nulla”
D'Agostino sul Napoli di Spalletti e sullo scudetto
Le parole di D'Agostino: "Fuga Napoli? La speranza di quelle dietro ci deve essere. Le amichevoli però lasciano il tempo che trovano. Spalletti sta sperimentando Raspadori mezzala ma credo che tornerà a quello visto nei mesi precedenti. Il Napoli è la squadra da battere e si farà trovare pronto alla ripresa".
Alle spalle del Napoli quale la squadra che le dà più fiducia? "La Juventus si è ripresa alla grande, tralasciando discorsi extra-campo. Ha fatto un filotto importante e storicamente, anche se in difficoltà, la Juve lotta sempre per obiettivi importanti. Poi c'è l'Inter ma il Milan, campione in carica, è quella che potrà essere più continua".
Milan, cosa è mancato fino ad ora? O è il Napoli che ha fatto meglio? "Tutte hanno avuto alti e bassi, tranne il Napoli, che è partito con più sospetti e dubbi a dire il vero. I giocatori presi si sono rivleati importanti. Tutte hanno stentato ma il Napoli è l'unico che ha avuto un ruolino impressionante".
Juve, che ne pensa del caso Pogba? Era atteso a un grande rientro ma non si è mai visto per l'infortunio. E' stato un acquisto da fare? "L'ho seguito a Manchester e anche lì ha avuto più bassi che alti. E' uno che ha bruciato le tappe vincendo tutto molto giovane. Gli infortuni sono dettati da stress psico-fisico e dal suo stile di vita. Io non avrei mai fatto di postare video in cui balli o fai altro sui social, visto che è infortunato. Non vorrei che abbia la pancia piena e mentalmente non ha più grandi ambizioni. Come rientrerà? Il livello non si sa, dopo un lungo infortunio ci vorrà tempo per vederlo al 100%. Io credo che lo vedremo in forma ad aprile, quando i giochi sono fatti. Quindi ha buttato via una stagione".
Vedendo i numeri di Dybala e Pogba, non era meglio tenere l'argentino? "Sì. Alla Juve manca uno come lui, che crea superiorità numerica e ha i numeri che ti risolvono le partite. Dybala è quel tocco di imprevedibilità che serve sempre. Io lo avrei tenuto".
Come torneranno gli argentini in Serie A? Carichi o con la pancia piena? "Sono professionisti. Credo che torneranno con una carica in più, soprattutto Lautaro che non ha fatto un grande Mondiale, ma anche Dybala che ha giocato poco. Hanno tanta benzina da dare da qui a fine anno. Io punterei più su Dybala, il Mondiale gli ha ridato autostima e sicurezza".
Come lo vede falso nueve Dybala alla Roma? "Sì, lo ha fatto anche alla Juve in qualche partita. Per le difese avversarie avere un giocatore così dà meno punti di riferimento. Può favorire gli inserimenti ma cambiano i princìpi di gioco. Abraham deve tornare a giocare come lo scorso anno, invece vuole fare l'Ibra di turno snaturandosi".
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