Il giornalista Italo Cucci, nel suo editoriale per Il Roma, scrive una dedica all'attaccante azzurro Lorenzo Insigne, ecco quanto scritto:
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Cucci: Celebro Lorenzo il magnifico, colui che mi ha ridato l’orgoglio di essere italiano”
Cucci su Il Roma: Celebro Lorenzo il magnifico, colui che mi ha ridato l'orgoglio di essere italiano"
"Dedico a Lorenzo Insigne questa modesta nota per celebrarne sì il trionfo azzurro- napoletano ma soprattutto per avermi restituito l’orgoglio di azzurro-italiano. So che l’apprezzerà perché faccio parte da sempre del suo club personale e non l’ho mai tradito neppur nei giorni della crisi, quando molti degli incensatori di oggi - anche altolocati - volevano cacciarlo. La dedica è estesa al folle che non gli ha consentito di salvare l’Italia - e onestamente poteva - nel doppio confronto con la Svezia: una pagina di immensa inedita vergogna".
"Il vanesio Ventura ha inspiegabilmente rinunciato a Lorenzo, io lo invocavo fin dalla vigilia di Stoccolma in breve imitato da migliaia di italiani che lo hanno adottato nonostante la loro diversa passione. Italiano di tutti, non napoletano in esclusiva. Non capitava dai tempi di Baggio che un intero Paese si riconoscesse in un giocatore a sua volta appartenente alla Scuola dei Poeti e dei Piedi Buoni. Tutti lo volevano in campo, anche l’arrabbiatissimo De Rossi che lo segnalava allo sciagurato CT. Eppoi eccolo, è arrivato anche lui, Tavecchio (il soprannome più azzeccato? Stravecchio!), rovesciando lacrime e rabbia sul Ventura cui ha consegnato la povera Italia, rimproverandogli soprattutto quell’Insigne silente e composto in panchina, correttamente rispettoso delle sue sventurate scelte."
"La prima mezzora di Napoli-Milan, aldilà del successo che conforta le ambizioni tricolori della squadra di Sarri, è stata la risposta di un talentuoso ragazzo di qualitá agli increduli. Il suo gol, il suo entusiasmo, lo spavento che da solo ha trasmesso al Milan, per me tifoso della Nazionale hanno un più alto significato: garantiscono che la ripresa dell’Italia comincerà da lui, chiunque sia il nuovo ct azzurro. Sarebbe bello - ma fate finta che non l’abbia detto - se questi fosse Maurizio Sarri".
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