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Napoli-Bologna è 3-2: questo Napoli dei fantasmi se ne frega! Kvara e Osimhen decisivi

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La cronaca in forma scritta di Napoli-Bologna

Mattia Fele

Il Napoli di Luciano Spalletti è sceso in campo quest'oggi alle 18 contro il Bologna, allo Stadio Diego Armando Maradona. Gli azzurri si sono svegliati al secondo posto in classifica per l'ottima gara dell'Atalanta, che ieri sera ha sconfitto il Sassuolo per 2-1. Vittoria in giornata per l'Inter ai danni della Salernitana e pareggio, invece, a reti bianche per Lazio e Udinese. La squadra di Sarri è ancora in testa alla classifica per il dato sulle reti subite (solo 5, ndr). I felsinei arrivano a Fuorigrotta da un periodo un po' ballerino, la cui incostanza è stata dovuta in gran parte all'esonero di Miha e all'arrivo di Thiago Motta, finora imbattuto in quel di Napoli da allenatore. Di seguito la cronaca divisa per frazioni di gioco del match del Maradona.

Napoli-Bologna, la cronaca

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PRIMO TEMPO

Il Bologna ha da subito iniziato con garra ma con qualità, mettendo in campo alcune delle giocate provate sia in allenamento che nel riscaldamento pre-partita. Tutto degli uomini di Thiago Motta l'inizio, che però al Napoli ha fatto il solletico: qualche imbucata di Zirkzee e di Barrow ma nulla più. Sia Juan Jesus che Kim sono riusciti a mantenerli al punto da scoraggiare le successive manovre. Dal 10' in poi è solo Napoli, prima con Raspadori, poi con Politano (a botta sicura ha sparato in Curva A ndr) e poi con la traversa di Mario Rui. Soliti scambi puliti sulla trequarti e in generale un buon primo tempo per gli azzurri di Spalletti, poco spesso imprecisi nelle giocate da dietro e pungenti nelle verticalizzazioni. Come sempre imprendibile Kvaratskhelia in ogni suo movimento e sterzata. Nei 4' finali succede di tutto. Il gol che apre lo fa il Bologna con l'ex Bayern su una triangolazione oseremmo dire stile Napoli: Kim non tiene bene la linea difensiva e l'incursione in area diventa pericolosissima. 0-1 con Meret ancora senza colpe (ottavo gol stagionale subito dal Napoli in campionato, -3 dalla miglior difesa). Il pareggio arriva su un calcio d'angolo, rimpallo e destro di un Juan Jesus sugli scudi già dai primi secondi.

SECONDO TEMPO

Spalletti il segnale lo dà subito ai suoi: dentro tra prima e seconda frazione Lozano e Osimhen per Politano e Raspadori. Richiesta di giocare negli spazi per variare un po' il tema e costringere il più possibile il Bologna a concedere dominio. L'idea funziona in men che non si dica: al 49' Lozano trova il tap-in vincente e riporta il Napoli in vantaggio di uno. A questo punto tutto fa credere ad una gestione serena del match, ma gli uomini di Thiago Motta non sono d'accordo. Così, ancora su una di quelle azioni provate in ghiaccio in settimana, aiutati anche da un errore abbastanza importante di Meret, Barrow stocca il tiro del pareggio all'angolino. Due tiri due gol, di nuovo tutto da capo. La partita si complica ma lo stadio è una bolgia e al Napoli basta poco per accendersi: così, dopo 10' di buon Bologna dopo il pareggio, basta un ennesimo assist di Kvara per imbucare per Osimhen e per mettere per la terza volta una pezza sulla partita. Al 69', venti minuti dopo Lozano, è l'altro ingresso in campo di inizio tempo a risolvere con un mezzo scavetto col piede debole. Anche Victor è di nuovo in gioco, terzo gol in Serie A. Napoli completamente galvanizzato in un'atmosfera completamente frenetica. Dopo il gol di Osimhen tanta intensità da entrambe le parti, poche vere palle gol per i felsinei e tantissime per gli azzurri, con un pubblico eccezionale a far da guida e a partecipare ad ogni azione come se fosse in campo. S'è visto un ottimo Bologna, un Meret così e così (senza farne un caso ndr) ma una voglia di vincere e di arrivare senza precedenti. FINISCE TRE A DUE! E finché c'è Kvara...

A cura di Mattia Fele

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