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Criscitiello: “Lazzari a gennaio non si muove, Cavani non andrà al Napoli. Diawara? Non lo cederei”

Criscitiello: “Lazzari a gennaio non si muove, Cavani non andrà al Napoli. Diawara? Non lo cederei”

Il giornalista Michele Criscitiello ha parlato della situazione del Napoli ma anche dei suoi ultimi accadimenti

Redazione

In diretta a "Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC, è intervenuto Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia: "Lazzari obiettivo del Napoli? L’altro giorno Semplici a Sportitalia fu chiaro e categorico: Lazzari non può partire a gennaio soprattutto con la SPAL in corsa salvezza. È anche vero che se tra novembre e dicembre la Spal dovesse fare punti è anche giusto che parta, anche se questo tipo di operazioni sono più da estate che da inverno. Lazzari è un ottimo calciatore e a me piace tanto. Lazzari ha il sostituto in casa come Lorenzo Dickmann, che conosco da bambino ed è un ragazzo eccezionale. Lazzari lo vedo però più per una squadra come Fiorentina e Sampdoria, che da Napoli.

Cavani? Possiamo dire che la settimana della sosta è una settimana drogata. Le radio non sanno cosa dire e i giornali cosa riempire. Cavani al Napoli non arriverà, credo che il Napoli a gennaio farà poco o nulla. Poi c’è un fatto oggettivo il mercato quest’anno dura davvero poco. Quindi o le fai subito le cose o non hai nemmeno il tempo di alzare la testa e capirle. Durerà quattordici giorni e con il week end di mezzo trovi un mercato che dura una settimana e che secondo me è una delle cose che ha lasciato in eredità Fabbricini, su cui Gravina dovrà intervenire.

Diawara? A me piace molto e può fare bene. Fossi nel Napoli non lo cederei assolutamente. Il Napoli deve fare investimenti per cosa? Per buttare soldi? Se vuoi fare questo tipo di investimento lo fai a gennaio. Chi deve fare mercato davvero sono Milan e Roma a gennaio.

Io inibito con la Folgore Carratese? È molto semplice io tutte le cose che faccio lo faccio con passione. La cosa che mi dispiace è che siccome i colleghi non sanno come attaccarmi o infangare il mio nome perché a livello televisivo qualcuno è durato dieci mesi e non quattordici anni. Molti scrivono le reazioni e non le azioni. I fatti che vi racconto sono anche divertenti. Hanno fatto un cinema. Questo caos mi fa piacere perché vuol dire che faccio notizia. Hanno raccontato una parte del film. Io ero seduto in panchina sul 3 a 0 per noi ed ero felice. Ma se un dirigente, qualunque esso sia, mi dice “mongoloide siediti” e io gli dico “ ce l’hai con me” inizia a dirmi “handicappato siediti”, io lascio l’area delimitata dalla panchina e l’arbitro giustamente mi allontana. Io aspetto fuori la persona saluto tutti gli avversari correttamente e dico al dirigente che aveva un 30-32 anni “mi confermi quello che hai detto a caldo in panchina?” e lui risponde “confermo tutto, handicappato!” allora un ceffone non glielo toglie nessuno e lo rifarei perché le persone devono saper parlare. Io mi faccio il mese di squalifica e non ho problemi ma qualcuno deve imparare a parlare.

Mi chiamo Michele Criscitiello e mi prendo quello che mi devo prendere, ma non fatemi paternali. Io da Enrico Fedele in pieno mercato mi sono preso un ceffone per un editoriale e me lo sono tenuto, poi abbiamo fatto pace. Qui le persone fanno i finti preti. Stiamo parlando di una carezza, perché nemmeno l’ho toccato detto fra di noi. L’anno scorso l’ultima giornata di campionato la Folgore Carratese non si è venduta la partita al Como e abbiamo giocato nonostante non avessimo più nulla da chiedere al campionato, ricevendo i complimenti per la lealtà sportiva da tutta Italia. Nessuno ha scritto una riga. Abbiamo pareggiato 0 a 0 e il Gozzano è andato in serie C. Abbiamo una società che ha i conti in ordine e zero debiti. Abbiamo un centro sportivo federale e nessuno dice nulla. Poi a fine partite c’è una lite e fanno il cinema nazionale. Secondo me chi si deve vergognare sono i finti preti e non i sottoscritto che tra le altre cose non ho fatto nemmeno ricorso”.