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Così “Il Roma” su Nicolas Higuain, dopo le esternazioni di quest’ultimo su De Laur

Così “Il Roma” su Nicolas Higuain, dopo le esternazioni  di quest’ultimo su De Laur

Così “Il Roma” su Nicolas Higuain, dopo le esternazioni di quest’ultimo su De Laurentiis: “La finale di Coppa Italia il Napoli l’aveva persa già nella gara d’andata allo Stadium. Quando da un possibile 2-2...

Redazione

Così "Il Roma" su Nicolas Higuain, dopo le esternazioni di quest'ultimo su De Laurentiis:

"La finale di Coppa Italia il Napoli l’aveva persa già nella gara d’andata allo Stadium. Quando da un possibile 2-2 si passò ad un 3-1 per la Juventus grazie ad una scelta arbitrale molto discutibile. Il fallo su Albiol non fu fischiato e sulla ripartenza ci fu l’atterramento di Cuadrado e il penalty realizzato da Dybala. Si sapeva che al ritorno sarebbe stato difficile fare la remuntada. Come lo era stato con il Real Madrid. Alla fine gli azzurri l’hanno anche vinta la partita ma non è servito a nulla. Perché purtroppo si sono subiti due reti che hanno spento ogni speranza. A realizzarle è stato colui il quale già a Torino

aveva fatto la differenza. Quel Gonzalo Higuaìn più arrabbiato che mai con il popolo partenopeo per la seconda brutta accoglienza in tre giorni. Stavolta il Pipita ha reagito male, ha risposto stizzito alla Curva A applaudendola e poi di rientro negli spogliatoi ha puntato il dito verso il presidente De Laurentiis dicendo in spagnolo: «È colpa tua». Ha lanciato il guanto di sfida a don Aurelio accusandolo di non averlo accontentato dopo che a febbraio dello scorso anno gli aveva chiesto una squadra vincente. Sta di fatto che l’argentino si è vendicato a modo suo, con due gol che fanno parte del proprio repertorio. Il Napoli, comunque, la partita se l’è giocata. E se fosse riuscito a realizzare anche il quarto gol ci sarebbe stato un finale

incandescente. Sì perché dopo i due colpi a freddo di Gonzalo nessuno ha mollato e c’è stato una rimonta non da poco che avrebbe potuto veramente fare la storia del club azzurro. Mandare a casa la Signora con un 5-2 non avrebbe avuto prezzo. Ad un certo punto Allegri ha temuto non poco la rabbia partenopea e ha pensato opportuno di buttare nella mischia Barzagli facendo uscire Dybala. Purtroppo è andata male e la Signora se ne è tornata a casa con un pari e un passaggio alla finale di Coppa Italia in due gare giocate al San Paolo in pochi giorni. Tutto sommato hanno vinto loro perché hanno ottenuto il massimo non mostrando un grande calcio. A giocare bene ci ha pensato il Napoli ma poi ci si rende conto che alla fine contano i risultati. Che sono tutti dalla parte dei bianconeri. Ancora una volta a rovinare una bella prestazione sono stati gli errori difensivi. Sia sul primo che sul secondo gol il reparto arretrato ha le sue colpe. Sullo 0-1 Chiriches si fa superare facilmente dal Pipita che approfitta anche di un Reina che si tuffa con qualche secondo di ritardo. Sul secondo poi l’argentino ha tutto il tempo di chiamarsi la palla a Cuadrado e facilmente fa partire un destro piazzando il pallone sotto la traversa. Anche in questo caso il difensore rumeno non ci è arrivato. Due errori che sono costati caro e che hanno tolto lo sfizio a Gonzalo di far male nuovamente al Napoli. Sarri si è detto dispiaciuto per come sono andate le cose. Così come

Pepe Reina. Che non ha voluto commentare il gesto del suo vecchio compagno. A creare il caos più totale poi è stato Nicolas Higuaìn, il manager dell’attaccante. Ha postato un tweet scrivendo: «Chi sa che faccia fa quando mio fratello segna al Napoli». Una mancanza di tatto non da poco da parte di un uomo di calcio che avrebbe anche potuto evitare. Ma purtroppo la signorilità questo signore non ce l’ha. Se proprio voleva diventare ancora più antipatico ai tifosi del Napoli c’è

riuscito. Uno che nella vita vive alle spalle di un fratello famoso dovrebbe veramente stare zitto. Si trovasse un lavoro vero e lasciasse a procuratori professionisti la gestione della carriera del Pipita. Ora, però, testa alla Lazio cercando di chiudere il discorso terzo posto per poi pensare al secondo".

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