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CorSport – L’assenza di Albiol lancia Maksimovic al centro della difesa con Koulibaly

CorSport – L’assenza di Albiol lancia Maksimovic al centro della difesa con Koulibaly

CorSport - L'assenza di Albiol lancia Maksimovic al centro della difesa con Koulibaly, i dettagli

Redazione

Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, il calcio cancella certe immagini, il peso di scelte dure da accettare, le lunghe parentesi in attesa di rinnovate opportunità. Sperava d'averle, Nikola Maksimovic, quando si trasferì allo Spartak Mosca, un anno fa, con Sarri in panchina e gerarchie solide in difesa, per rilanciarsi dopo troppe domeniche vissute da spettatore, chance desiderate e quasi mai ottenute. Oggi, con Albiol fermo ai box e chissà fino a quanto, s'è aperto uno spiraglio, un raggio di luce, quella famosa possibilità che Maksimovic è consapevole d'aver ricevuto. Starà a lui sfruttarla. Giocherà al fianco di Koulibaly, oggi al Franchi, e potrebbe farlo anche in futuro, era successo già con la Sampdoria e prim'ancora col Milan, in Coppa Italia, con errori collettivi - anche suoi - che avevano permesso a Piatek d'esaltarsi e ai rossoneri di conquistare le semifinali.

ALLE SPALLE DI RAUL. L'assenza di Albiol offre sostegno al suo senso di riscatto. Il futuro è adesso, non c'è tempo da perdere, converrà farsi trovare pronti per giustificare certe delusioni del passato, quando lo spazio era ristretto e soffocava la sua voglia d'emergere. Maksimovic, anni 27, sarà il naturale sostituto di Albiol e dovrà sfruttare ogni occasione, già a partire dalla Fiorentina, per recuperare il tempo perduto, per eclissare un passato ingombrante. Al Franchi dovrà vedersela con Muriel, la vivacità di Chiesa ed eventualmente anche con SimeoneSarà un test impegnativo, l'ennesimo della sua stagione, e ci sarà Koulibaly a sostenerlo per fortificare un'intesa che sta crescendo, che ha bisogno di ulteriori partite per essere definitiva. Ci sarà tempo.

LA SUA STAGIONE. Maksimovic avrà sempre più spazio ma ne aveva avuto tanto anche fino a questo momento. In totale diciassette presenze stagionali, una in più delle sedici raccolte nelle sue prime due stagioni (una a metà) col Napoli di Sarri. Numeri indicativi a conferma di qualità evidenti e di una stima che Ancelotti gli aveva espresso già in estate, a Dimaro Folgarida, costruendo il futuro in ogni singolo reparto. Maksimovic era tornato dal prestito allo Spartak Mosca, aveva smaltito la delusione per la mancata convocazione al Mondiale, era pronto a ripartire con un nuovo allenatore e inedite ambizioni. Il resto l'ha proposto il campo, le chance sfruttate e quelle che dovrà esser bravo a cogliere al volo, consapevole della concorrenza in un reparto che ha ritrovato Chiriches e potrà sempre contare sul talento di Luperto.

JOLLY CHAMPIONS. La continuità di rendimento è stata favorita anche dalla sua duttilità. Maksimovic è stato il «jolly Champions» saltando solo l'esordio con la Stella Rossa. Ha giocato le successive cinque partite nel ruolo di terzino destro, una mossa di Ancelotti per garantire copertura ed equilibrio alla squadra contro lo strapotere offensivo di Liverpool e Psg. Un'intuizione vincente: Maksimovic ha difeso con ordine e personalità, il Napoli s'è affidato alla sua fisicità ma anche ad una naturale propensione offensiva - col suo stile e centonovantatré centimetri a cui badare, s'intende - legata al suo passato da centrale a destra di una difesa a tre. Oggi le circostanze lo dirotteranno al fianco di Koulibaly e sarà importante esserci subito, senza perplessità, per meritarsi l'automatica riconferma.