Roma-Napoli piagata da cori razzisti e di discriminazione territoriale per oltre 90'. Cosa rischia la curva giallorossa
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Cori razzisti Roma-Napoli, curva giallorossa a rischio chiusura contro la Lazio
Cori razzisti in Roma-Napoli, uno sgradito e pessimo sottofondo musicale nel big match dell'undicesima di Serie A
Inno al Vesuvio, Odio Napoli: per 90' ed oltre. Ché era iniziato proprio così, il big match dell'undicesima giornata di Serie A. Anzi, i cori sono iniziati molto prima del fischio di inizio, già un'ora prima della partita, per poi sentirsi più forti durante il riscaldamento degli azzurri e riprendere nuovo vigore all'inizio della partita. La curva sud giallorossa era già diffidata ed ora rischia un turno di squalifica. Che interverrebbe proprio in occasione del match più sentito dai tifosi romanisti, il derby contro la Lazio di Maurizio Sarri, che vola in campionato. Non più di un migliaio i tifosi presenti nel settore ospiti, trasferta vietata i residenti in Campania, ma tanti residenti a Roma hanno voluto sostenere la propria squadra del cuore, qualcuno anche mischiandosi ai tifosi giallorossi. Per poi esplodere in un urlo di gioia incontenibile al gol di Osimhen, che ha consegnato vittoria, tre punti e vetta della classifica in solitaria al Napoli. Partita tesa, come si evince dalla minirissa scattata al triplice fischio di Irrati: l'arbitro ha espulso Rapetti, preparatore atletico giallorosso. Poi, finalmente, spazio alla festa tutta azzurra in un Olimpico espugnato dalla qualità dei partenopei.
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