Vi proponiamo di seguito l'editoriale di Antonio Corbo per l'edizione odierna de La Repubblica:
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Corbo: “Sarri ha tanti rimorsi. Tre calciatori non erano autorizzati a giocare male”
Corbo: "Sarri ha tanti rimorsi. Tre calciatori non erano autorizzati a giocare male", i dettagli
"Sarri si è accorto di avere troppi rimorsi in valigia. La sala dogana di Lipsia avrà ispirato la sua confessione. Aveva molto da dichiarare, e l’ha fatto. « A Napoli fu persa una partita da cialtroni » .
Cialtroni? Dice proprio così appena sbarca in Germania, e si attribuisce il 70% delle colpe.
L’autocritica gli fa onore, ma può cambiare poco stasera, il passaggio agli ottavi di Europa League sembra compromesso dall’1-3 di una settimana fa.
Il Napoli non può uscire ai sedicesimi, dopo aver già chiuso con Champions e Coppa Italia.
Tenta di riaprire la sfida, ma anche di riabilitarsi nel giro europeo. L’artigiano di un’opera impossibile, l’uomo che ha portato il gioco e la squadra ai livelli più alti del calcio italiano, avverte il contrasto fra un campionato record e un addio penoso alla Europa League. Forse è troppo tardi, bisognava pensarci prima. Richiamare la squadra alle sue responsabilità era possibile solo ricominciando il discorso dalla partita dell’andata e con toni così bruschi. Ma non è stata solo colpa sua. Tutto l’ambiente, dalla società ai salottini tv di Napoli, è precipitato nel timore di compromettere la corsa scudetto in una inutile fatica internazionale, in un fatale dispendio di energie, nella velleità di un torneo senza gloria.
Dov’è l’errore? Lasciare qualche titolare a riposo era corretto.
Ma schierare Rog, Diawara, Ounas non li autorizzava certo a giocar male. Sarri aveva dato loro l’opportunità: dimostrare di essere forti come i titolari, non solo i supplenti degli ultimi minuti. Si è accorto adesso di non aver chiarito la missione assegnata ai giovani. Non mandava in campo tre gusci vuoti, ma tre ragazzi nella freschezza delle loro energie.
Evidente l’equivoco. Diawara imbambolato, Rog mansueto e travolto da Poulsen, Ounas incantato fino al momento del gol. Una sconcertante fuga dalla vittoria ha fatto scattare le sostituzioni dopo il vantaggio.
Persino Insigne, nella sua palese inerzia, interpretò ordini che non aveva mai avuto. È tardi? Chissà, forse no, ma basta per assistere almeno stasera ad una partita vera. Si può giocar bene in Europa e vincere comunque lo scudetto in Italia. Chi predicava il contrario?"
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