Il giornalista Antonio Corbo, nel suo editoriale per La Repubblica, ha parlato del mercato del Napoli:
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Corbo: “Napoli comico con Politano. Giuntoli prende torte in faccia. ADL si faccia quattro domande”
Corbo a La Repubblica: "Napoli comico con Politano. Giuntoli prende torte in faccia. ADL si faccia quattro domande"
"Aurelio De Laurentiis poteva raccontare oggi il suo mercato, quello che aveva promesso. Un attaccante esterno e magari un difensore per avvicinare il Napoli al primo scudetto della sua presidenza. Dovrà invece spiegare tre paradossi. Perché sia sfumato l’acquisto di Politano nell’ultima ora utile, dopo aver inseguito aquiloni per 150 giorni, da quel 24 settembre 2017, infortunio di Milik. Perché non riesca più a comprare, pur avendo la cassa piena. Perché il Sassuolo abbia riaperto la trattativa e tirato il prezzo fino agli esagerati 28 milioni. Voleva dimostrare fedeltà all’amica Juve o prendere in giro il Napoli? Conta poco".
"Nello squattrinato calcio italiano, con una serie A che sfiora i due miliardi di debiti, finisce il mercato dei bluff. Vale per la Roma che prometteva di vendere a gentile richiesta del direttore di banca. Per l’Inter, abbandonata dai padroni cinesi. Per il Napoli, che alla fine ha rischiato di spendere una cifra assurda in rapporto al valore di Politano e alle sue possibilità di giocare. Strana società: ristrettissima, ma pachidermica quando si muove".
"Sembrerà strano, ma il flop mette tutti d’accordo. La Juventus può vantarsi. Avrà pure condizionato il mercato del Napoli, ma ha gestito bene il suo, prenotando Emre Can, mediano del Liverpool, tedesco di origine turca. Sarri, poi. Ha quel che vuole: l’alibi per mandare in campo sempre gli stessi. Se vincerà lo scudetto, sarà solo merito suo e della squadra. De Laurentiis, quindi, esce con un bilancio ancora più ricco: incassa il prestito di Maksimovic, risparmia il suo stipendio e quello di Giaccherini, annulla il bonifico all’Ajax per Younes, evita una grossa spesa perdendo prima Verdi, poi Politano".
"Ma il Napoli ha primato in classifica, prestigio e interessi da difendere. Non può cavarsela così. È l’ora di una riflessione per De Laurentiis: non c’è versione che tenga, il suo Napoli dà prova di incapacità. Neanche le censurabili interferenze della Juve, se provate, dimostrano il contrario. Incapacità fino in fondo, anche nell’incappare nella comica finale dell’offerta da 28 milioni per Politano. Meglio pensare che sia stato un gioco da illusionisti che uno scempio sventato".
"Riflettere, ma quali domande dovrebbe porsi De Laurentiis?
1) Sono acquisti di Benitez i punti attuali di forza. Da allora perché il club non sa comprare?
2) Il presidente è bersaglio costante e unico dei tifosi. Ma è tutta colpa sua? Non è solo. Andrea Chiavelli, amministratore delegato, ha lo stesso ruolo di Marotta nella Juve. Dicono sia molto influente tra le quinte. Qual è davvero il suo potere nel Napoli?
3) Giuntoli sa di calcio. Ma a che serve il direttore sportivo se non ha la firma, se non decide e va spesso a prendere torte in faccia?
4) Sarri telefonò a Verdi. Non ha fatto nulla per convincerlo. Le difficoltà per un posto, il rischio di giocare poco, i titolari inamovibili: sono tra le cause di tanti rifiuti?"
"Queste le domande cruciali dopo un flop che non pregiudica lo scudetto. Certo, cedere Maksimovic pesa quanto non comprare Politano. Ma la squadra sa stupire. Si farà carico anche di questo flop societario. Niente paura finché c’è Sarri. Già, finché c’è lui".
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