Il giornalista Antonio Corbo ha scritto un editoriale per le pagine de La Repubblica: "Nella domenica che consegna la Juve al settimo scudetto, il più opaco e tormentato della sua storia moderna, il Napoli riceve una serie di velenosi messaggi. Protagonisti sono giocatori trascurati e liquidati. Inglese e Giaccherini trascinano quasi in salvo il Chievo, lo stesso fa Pavoletti a Firenze per rianimare il Cagliari. Tre gol per due vittorie in trasferta nella zona rossa. Potevano essere utili, erano bombole d’ossigeno quando la squadra sembrava soffocare nella fatica? Nessuno potrà mai dimostrarlo, è solo un’astiosa coincidenza che insegna qualcosa nel programmare la nuova stagione. Né indebolisce il partito di Sarri, la fede dei suoi irresistibili ammiratori, quelli che vivono già nella nostalgia del futuro. Che rimanga o no, si leggerà tra fumate e misteri: presidente e tecnico,i carissimi nemici, si somigliano nella indecisione? Sarà ancora il Napoli, se non riprenderà a splendere nel gioco di Sarri? Vincerà qualcosa che valga più di un vuoto record con una diversa guida tecnica, più flessibile ma dimessa? Ci si mette anche Milik: entra al posto di un confuso Mertens, qualche minuto e ravviva l’attacco, gran gol per la vittoria. Gli basta poco per essere decisivo. Non ha avuto poco spazio da quando è guarito? La partita mostra un Napoli più fresco e fluido. Suo il dominio del gioco, suo il gol annullato per un dubbio fuorigioco dalla Var a Mertens, suo il centrocampo con Jorginho che sovrasta Torreira. Logico è pensare che il Napoli abbia ritrovato serenità e autostima, che il crollo nel finale sia legato ad una sindrome, decifrabile nella subalternità ad una Juve che le appariva protetta oltre misura. Ma Genova dice qualcosa in più. Riconosce il valore di Koulibaly. Il gigante d’ebano abbatte la Juve a Torino ma svuota il Napoli dopo l’espulsione di Firenze: ieri ancora una volta magico nell’esorcizzare i pericoli, niente e nessuno gli sfuggiva. Grave se davvero il Chelsea nel tentare di assumere Sarri, chieda il più forte difensore centrale del campionato ad un costo che inglobi anche la penale inflitta all’allenatore per svincolarsi. Che storia è? Un pacchetto che farebbe ricca la società, ma terribilmente misera la prospettiva tecnica. Giampaolo ritocca l’annunciato 4-3-3 in un 4-4-2 con Ramirez arretrato dalla posizione di rifinitore dietro le punte Caprari e Kowniacki: tutti a cercare tracce dell’acume tattico del possibile erede di Sarri, ma Giampaolo rinvia le sue credenziali ad altre gare, almeno ieri la Samp è apparsa fiacca, macchinosa e senza l’ampiezza che da Benitez a Sarri è il pregio del Napoli. Si discuterà molto sui cori ostili al Napoli, tempo perso. Prevedibile una ipocrita, esemplare punizione alla Samp. Ma c’è da fidarsi di una giustizia che va per esempi, se la stessa ne offre tanti e contrari sulle partite che influenzano gli scudetti?".
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Corbo: “I giocatori liquidati dal Napoli ieri protagonisti. Si discuterà dei cori, tempo perso”
Antonio Corbo, giornalista, ha scritto un editoriale per La Repubblica
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