Il giornalista Antonio Corbo è intervenuto ai microfoni di Radio Crc. Ecco le sue principali parole: "Maradona? Lo incontrai nel New Jersey negli USA ancora prima del suo approdo a Napoli, quando era ancora al Barcellona. Poi seguì la trattativa che lo portò a Napoli passo passo. Lui in Italia prima di quel famoso 5 luglio per conoscere la città trovato da me? No, io arrivai insieme a lui a Napoli, il 5 luglio. Però è vero che cenai una sera in un ristorante dove c'era anche lui in gran segreto, ho condiviso uno dei suoi primi rifugi napoletani, era alla vecchia Ninfea".
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Corbo: “ADL è un imprenditore che fa business nel calcio, e non fa atti di generosità. Ma deve capire una cosa”
Le parole di Antonio Corbo, giornalista, su De Laurentiis e altri aneddoti vari
ULTRAS - "Ne conobbi alcuni nella gara contro la Roma ad inizio campionato nel 2008. In quell'occasione ci furono degli scontri tra tifoserie e alla fine il pm Ardituro risolse il caso. Ricordo ancora i nomi di questi ultras e vi posso dire che mi colpirono molto. Ho conosciuto persone perbene, che mi sorpresero, con un cuore grande così. Io penso che ci sono sempre il bianco e il nero, in tutte le cose. Se De Laurentiis comprende questo, magari, potrà tendere una mano verso il mondo ultras".
DE LAURENTIIS - "Oggettivamente ha fatto cose importanti per questa squadra. Poi, purtroppo, il calcio si è trasformato in business e quindi ha iniziato a fare ciò che può tornare utile alla sua impresa. Lui però ha comprato il Napoli, quindi la storia, la fede, l'amore che c'è verso questa società. Ed è proprio perché si chiama Napoli che ha avuto successo in questo campo. Dobbiamo dirlo: lui è un imprenditore che fa business nel calcio, e non fa atti di generosità. Se gli riconosciamo questo, lui deve però avere rispetto e non dire certe frasi che sono spesso estorsive e inaccettabili verso la storia del Napoli e i suoi tifosi."
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