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Conte: "Il Napoli non era morto. Andiamo avanti tutti insieme per un unico obiettivo"
L'allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport dopo la vittoria per 2-0 sul Qarabag in Champions League. A seguire le sue principali parole.
"Era una serata speciale per Napoli e per tutti i napoletani perché sappiamo quanto ha rappresentato Maradona, un qualcosa che è difficile da spiegare se non sei di Napoli. Ci tenevamo ad onorare questo giorno. Lo stadio ci ha dato la giusta spinta. Il Napoli non era morto, non era questione di essere vivi o meno. Le partite si possono vincere e non vincere, ma i ragazzi sanno che devono dare sempre tutto. Abbiamo avuto grande difficoltà per la disponibilità dei giocatori. Come avete visto oggi erano sette in panchina, compresi i due portieri e due ragazzi giovani. Da inizio anno stiamo attraversando grandi difficoltà ma lo stiamo facendo bene. Stiamo andando avanti, abbiamo fatto due ottime partite, oggi e con l'Atalanta. In Champions non ci sono gare facili".
"Io devo essere il primo ad avere grande energie e trasferirle alla squadra. A Bologna mi ero preso le colpe perché probabilmente non ero stato bravo a dare il massimo alla squadra. Bisogna andare avanti tutti insieme per un unico obiettivo. In un'annata così difficile, con tante indisponibilità stiamo andando bene. Ieri in una situazione di emergenza abbiamo fatto un allenamento prendendo un acquazzone assurdo e così si è fatto male Gutierrez. Poi non si vincono le partite e c'è da ridire che il Napoli non vince le partite. Ma bisogna percepire cosa stiamo facendo e con quali disponibilità a livello numerico. Spinazzola oggi è il primo giorno che non avvertiva dolore, speriamo che lo avremo da giovedì. Domani sorridiamo e riposiamo un po', poi c'è da mettere di nuovo l'elmetto perché domenica ci aspetta un'altra gara importante con la Roma".
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