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Cheddira, l’agente: “Sogna di giocare nel Napoli. Popovic? Ecco cosa ne penso”

cheddira
Il procuratore spinge nella stratosfera i propri "pupilli"
Alex Iozzi

Bruno Di Napoli, agente di Walid Cheddira - attaccante del Frosinone in prestito annuale dal Napoli -, è intervenuto sulle frequenze di 1 Station Radio, rilasciando alcune dichiarazioni in merito al futuro del proprio assistito - e non solo -.

"Arrivare a giocare nel Napoli è il massimo per un calciatore", le parole dell'agente di Cheddira a 1 Station Radio

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Di seguito quanto dichiarato:

Come sarà il procuratore del futuro? Sempre meno legato all’ingaggio singolo oppure crede sarà uguale al modello attuale?


“Sicuramente la figura del procuratore si sta evolvendo, sta andando verso una direzione diversa. Oggi, abbiamo a che fare con il mondo dei social, che enfatizza e mette in risalto tante sfaccettature dei calciatori. Oggi si controlla se un ragazzino mette qualche storia che non potrebbe. Serve tenere gli occhi aperti. Si sta andando verso un servizio a 360 gradi. Cerchiamo di dare tutto quel che può essere fondamentale. Forniamo assistenza sui social, relativa al periodo estivo e all’alimentazione, così come all’analisi delle partite. E’ uno staff che collabora per consentire al giocatore di esprimersi al massimo”.

Walid è in prestito secco al Frosinone. La sua stagione ha vissuto picchi esaltanti e qualche difficoltà. Cosa c’è nel futuro del calciatore?

“Ad oggi, non ho sentito ancora nessuno. Il ragazzo è concentrato sul finale di campionato con il Frosinone. Al termine della stagione, vedremo quel che sarà il percorso di Walid. Sogno di arrivare al Napoli? Sicuramente. Chi non vorrebbe giocare nel Napoli? È il massimo per un calciatore. Cheddira sta lavorando, ha conosciuto la categoria e, secondo me, si sta comportando molto bene. Sta dimostrando di poterci stare. Spero che possa essere determinante anche per la salvezza del Frosinone”.

Al Napoli con chi si parla in questo momento?

“In questo momento con Meluso, con Micheli. Sono i referenti del Napoli, come è giusto che sia”.

Non c’è, dunque, la figura onnipresente del presidente De Laurentiis?

“Penso sia una presenza normale. Tutti sono dipendenti, come in ogni azienda. Loro svolgono un lavoro, ma devono tener conto del presidente”.

A gennaio ha curato da intermediario l’operazione Popovic. Che percorso immagina per il calciatore serbo?

“Popovic è un giocatore di grandissima prospettiva. Sta attraversando un periodo di ambientamento, sta conoscendo la lingua. Non avendo firmato il contratto con il proprio club, è stato messo fuori rosa e, dunque, oggi sta recuperando la forma. Il Napoli è stato bravo a portarlo con sé, è un calciatore di qualità”.

Come vede il Napoli in questo periodo? È difficile trattare con un club che può essere in un periodo confusionale, così come per il Milan.

“Può capitare al Napoli, al Milan, così come ad altre società. Da qui a qualche mese cambieranno tanti scenari per diversi club. Chi sposa un progetto lo fa per la piazza, per la presidenza. Serve sintonia con quel progetto e con chi vi lavora. Al momento, non saprei esprimermi visto che non sono impegnato in trattative con il Napoli. Posso dire che, per quanto attiene il futuro di Vigliotti, parleremo con chi sarà predisposto a ciò. Napoli è una piazza che consente di mettersi in mostra, che garantisce visibilità”.

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