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Cesari: “Orsato voleva dimostrare quanto fosse bravo ma non parliamo di complotti”

Cesari

L'ex arbitro Graziano Cesari ha rilasciato alcune dichiarazioni sull'arbitro Orsato

Redazione

Intervistato dal quotidiano Tuttosport, l'ex arbitro Graziano Cesari ha rilasciato alcune dichiarazioni su quanto sta accadendo agli arbitri nell'ultimo periodo e a tutte le polemiche sorte dopo il caso Orsato.

"Orsato merita 2 perché ho sempre ammirato in Orsato la coerenza, l’uniformità e l’omogeneità. Invece in questo benedetto derby d’Italia ha tradito quelle che sono le sue caratteristiche principali. Lui ha perso di mano la partita quando ha buttato fuori Vecino: sono arciconvinto che per il suo modo di arbitrare il giallo fosse la decisione giusta. Correggerla lo ha destabilizzato. Orsato non ha capito la partita perché voleva dimostrare quanto fosse bravo dopo aver visto Rocchi arbitrare in modo meraviglioso Juve-Napoli. Questo per lui è stato un boomerang. Quando succede questo, a volte puoi cadere nel burrone. E farti pure molto male.

Sulle polemiche: Non parlatemi di queste cose oppure di malafede. Piuttosto gli arbitri vivono giornate no. Ho arbitrato per trent’anni e so che ci sono giornate no in cui non capisci nulla e vai nel pallone.

Sugli arbitri e le prestazioni: La prestazione di Rocchi in Juve-Napoli ha sanato tante altre situazioni. Ci sono arbitri che quest’anno mi hanno colpito per le loro negligenze e mi riferisco per esempio a Giacomelli. Al contrario ci sono ragazzi che mi sono molto piaciuti come Giua ma che, dopo aver arbitrato benissimo, non ho più visto e mi chiedo dove sia finito.

Dove nascono tutti i problemi?: Dal cambio di designatore. D’altronde accade lo stesso quando le squadre cambiano allenatori: i giocatori impiegano un po’ di tempo per capire cosa vuole da loro chi è in panchina. E il designatore ci mette un po’ di tempo a farsi capire. Questo con la differenza che l’allenatore vede quotidianamente i giocatori, mentre il designatore gli arbitri li vede saltuariamente".

Sul Var: aiuta moltissimo i direttori di gara. Ora però va migliorato: il protocollo deve diventare più semplice e meno interpretabile. Inoltre serve la specializzazione: devono nascere arbitri “varisti”.

Sul finale di stagione: Mi auguro che tutto sia tranquillo perché so per loro cosa voglia dire sopportare la pressione di chi è nella bufera. Io in carriera ho sbagliato tanto e certe cose ti rimangono sulla pelle.

Sull'assegnazione della Coppa Italia: A Mazzoleni perché ha raggiunto un livello di maturità tale che gli ha permesso di fare una stagione esaltante. Poi ha già arbitrato Juve-Milan e domenica ha fatto bene Fiorentina-Napoli. Mazzoleni sta bene e ha dimostrato di avere testa libera. L’ideale per una finale così importante".