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Cerruti: "Sarri a Villar Perosa capirà cosa significa allenare la Juventus"

Cerruti: "Sarri a Villar Perosa capirà cosa significa allenare la Juventus"

Il collega della Gazzetta si sofferma sull'avventura di Sarri con i bianconeri.

Redazione

Il giornalista della Gazzetta dello Sport, Alberto Cerruti, tramite un editoriale per la "Rosea" ha parlato di Maurizio Sarri e della Juventus, evidenziando:

"Domani Maurizio Sarri debutterà a Villar Perosa sulla panchina che fu di Trapattoni, Lippi, Capello, Conte, Allegri e capirà, più ancora del giorno della presentazione, che cosa significa la Juventus. La Juventus della famiglia Agnelli, unica società in Italia a coltivare il rito della tradizione, perché passano gli allenatori ma da sessant’anni a oggi, anzi a domani, non è ancora passata la voglia di questo bagno di entusiasmo ferragostano tra i tifosi bianconeri della Val Chisone. Chiamato al posto di Allegri per aggiungere ai suoi cinque scudetti un gioco più spettacolare, con la ciliegiona della Champions soltanto sfiorata due volte dal suo predecessore, Sarri sa benissimo che per lui la vera sfida non sarà racchiusa soltanto nel famoso slogan coniato da Boniperti, secondo il quale «Vincere non è la cosa più importante, è l’unica cosa che conta». Il problema dei cosiddetti «esuberi» con i vari Higuain, Dybala e Mandzukic da vendere e più in generale i sei giocatori da escludere dalla lista Champions hanno creato una situazione che Sarri ha definito «imbarazzante», aggiungendo di «contare zero» per la sua soluzione. Parole non banali, frutto di un carattere forte, poco incline alla diplomazia, con tutti i rischi del caso perché non è facile, specialmente per chi è appena arrivato, gestire tanti campioni in campo e fuori. E nel calcio di oggi «gestire» spesso è importante come «allenare», se non di più, perché molti campioni sono piccole aziende, con i rispettivi procuratori che soffiano alle spalle. Ecco perché, ricordando le sue difficoltà a Napoli quando limitava al minimo il turnover, irritando De Laurentiis, la sfida ancora più difficile per Sarri sarà quella di tenere unito lo spogliatoio".

Redazione