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Ceccarini: “Il Var c’era già in passato. Oggi un arbitro si valuta per degli episodi. Costa? Atto bruttissimo”

Ceccarini: “Il Var c’era già in passato. Oggi un arbitro si valuta per degli episodi. Costa? Atto bruttissimo”

L'ex arbitro internazionale, Piero Ceccarini, ha rilasciato alcune dichiarazioni sull'introduzione del Var

Redazione

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello in onda su Radio CRC TARGATO ITALIA è intervenuto Piero Ceccarini, ex arbitro internazionale:

"Non possiamo pretendere interventi che non rientrano nel concetto di calcio come sport. Vanno visti e valutati uno per uno: bisogna intervenire sui casi di fallo. Spunto Costa? Il giudice sportivo si sarà tenuto alle regole. Lo spunto è un atto bruttissimo e gli arbitri lo sanno che hanno di questi rischi. A me ne hanno rifilato un solo spunto dagli spalti sulla schiena e mi fece un certo effetto. Dovranno giudicare e cambiare il regolamento solo le autorità competenti.

Var in Europa? Gli errori contribuiscono alla speranza di introdurre in Var poi l'episodio di Ronaldo, vedendolo dalla televisione, non si può dire che possa essere definito violento. Richiesta del Var anche dal tecnico? Può limitare ma prima o poi si arriverà a far si che ci possa essere un numero limitato di richieste dal tecnico.

Cosa è cambiato negli anni? L'attività arbitrale dagli anni 70 è cambiata e ci si limita molto. Oggi siamo arrivati al punto che solo l'interpretazione dell'episodio può valere qualcosa nella prestazione dell'arbitro. Poi restano, però, i cardini: se l'arbitro non ha competenza tecnica e personalità si vede.

Se ci fosse stato il Var in passato? Il Var c'era perchè nella registrazione della partita c'erano Collovati e Chiesa che in diretta dissero che non era calcio di rigore e lo riconfermarono quando rividero la registrazione. Io ho visto Ronaldo andare su Iuliano.

Arbitro goleador? Ho anche questo record: è stato nella partita di ritorno di Coppa Italia del 99 tra Inter e Lazio. Ero posizionato male e un tiro mi colpì alla caviglia che trasse in inganno il povero Marcheggiani".