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Carraro: “Scelsi Bearzot e Lippi,ma non ho vissuto i loro trionfi. Vi racconto un aneddoto su ADL”

Franco Carraro

Franco Carraro, ex presidene della Figc così ai microfoni di Kiss Kiss Napoli su Bearzot, Lippi e l'Italia

Redazione

Lex presidente della Figc, Franco Carraro, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli del fallimento del Napoli nel 2004 e dei problemi della Nazionale italiana. Queste le sue parole:

CARRARO SCELSE BEARZOT E LIPPI

“Ho scelto da presidente della FIGC sia Bearzot che Lippi, ma non ne ho seguito da presidente i trionfi. Nel 1982 ero presidente del CONI ma ho assistito a tutte le partite della Nazionale -riferisce Carraro – Nel 2006, con lo scoppio di Calciopoli mi dimisi a maggio, sapevo di essermi comportato correttamente, ma come capo di un’organizzazione che era in una tormenta, mi è sembrato giusto per l’organizzazione stessa dimettermi.

Nel 2006 seguì l’Italia dalla TV e quando l’allora Presidente onorario della FIFA Havelange mi invitò allo stadio per la finale, pensai di non andare. Non volevo che la mia presenza potesse creare polemiche giornalistiche. La Nazionale arrivò tranquillamente alla finale e non volevo essere il responsabile di tensioni e nervosismi.

POLEMICHE A NAPOLI NEL 2004

Polemiche nel 2004 a Napoli? Nel 2003 abbiamo avuto problemi con il TAR della Sicilia con il Catania di Gaucci che voleva essere ammesso alla serie B e chiedemmo al governo Berlusconi di fare un decreto-legge che stabilisse regole certe e competenze chiare su chi dovesse essere il responsabile dell’iscrizione ai campionati. Vennero fatte norme più severe,con l’impegno di non ottenere eventuali deroghe.

Dovemmo allargare la Serie A e B e il numero di squadre. Nel 2004 dovemmo affrontare dopo la riforma la questione Napoli. La gestione Naldi, arrivato dopo Ferlaino, purtroppo non fu una gestione fortunata. Ferlaino è stato un presidente straordinario, che amava veramente il calcio -prosegue Carraro – Seguiva ovunque la Nazionale, ha fatto grandi cose con il Napoli. Purtroppo la gestione di Corbelli prima e di Naldi poi hanno depauperato il Napoli sul piano tecnico.

NEL 2004 IL NAPOLI NON AVEVA LE CONDIZIONI PER ESSERE ISCRITTO AL CAMPIONATO

Il Napoli nel 2004 non solo retrocesse ma non aveva le condizioni per essere iscritto al campionato. Alle Olimpiadi di Atene ebbi modo di parlare con Ciampi che mi chiese se si poteva fare qualcosa per il Napoli, squadra che, a detta sua, rappresenta una città importante. Io gli risposi che il Napoli era effettivamente una squadra importante ma il rispetto delle regole era ancor più importante.

SU DE LAURENTIIS

Aurelio De Laurentiis? Portai un cero a San Gennaro quando decise di prendere il Napoli. Lui decise all’ultimo di acquistare il club e questo lo obbligò a spendere circa 30 milioni di euro, se si fosse deciso qualche mese prima avrebbe potuto averlo praticamente gratis, come fece Della Valle con la Fiorentina due anni prima. I soldi spesi da De Laurentiis in quell’occasione andarono al Fisco e al Comune di Napoli.

Allora il Fallimento del Napoli sembrò un dramma ma per fortuna la rigidità nell’applicazione delle norme ha permesso che la società diventasse seria e consistente, con i conti a posto e che lotta per le prime posizioni, giocando la Champions League con regolarità -conclude Carraro – Quel Napoli non aveva le fondAmenta, ora le ha e sono consistenti, abbastanza forti da sopportare qualsiasi terremoto”. Europacalcio.it