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Carnevale: “Quando vedeva il bianconero Diego si esaltava e ci caricava”

Maradona e Platini

L'attuale responsabile degli osservatori dell'Udinese è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport

Giuseppe Canetti

Andrea Carnevale, ex attaccante azzurro, è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per parlare di Maradona e della sfida tra Napoli e Juventus di sabato. Di seguito le sue dichiarazioni.

Le parole di Carnevale

 Andrea Carnevale (by Getty Images)

Sulla sfida con la Juve ai suoi tempi

"Anche se non è un derby, noi avvertivamo le stesse sensazioni che si provano per una stracittadina. La tensione ci assaliva con un paio di settimane di anticipo, perché la rivalità è sempre stata grande. Era la partita dell’anno. e la gente ce lo faceva capire".

Su Maradona

"Maradona? Quando vedeva il bianconero, Diego si esaltava, si trasformava. Prima di scendere in campo ci abbracciava uno per uno, ci diceva che eravamo più forti, e che insieme ce l’avremmo fatta. Era in quei momenti che dimostrava tutta la grandezza, la sua umiltà".

Su Carnevale contro la Juve

"Qualche gol l’ho fatto alla Juve... Il primo, nel 3-5 al Comunale. Ma, forse, quello più importante fu il 2-0 che realizzai al San Paolo, nel quarto di finale di Coppa Uefa, che ci permise di andare ai tempi supplementari. E al 119’, Renica segnò il gol che ci portò in semifinale contro il Bayern Monaco. Fu il preludio alla finale e alla conquista del trofeo".

Sulla sfida di sabato

"Il Napoli è forte, psicologicamente, in questo momento. Ma la Juve non può continuare a regalare punti che potrebbero diventare pesantissimi a fine campionato per le sue ambizioni. Allegri dovrà inventarsi la formazione tra infortuni e rientri all’ultimo momento dei nazionali".

I protagonisti della sfida

"Voto Osimhen, per il Napoli. Con i suoi affondi può mettere in crisi la difesa bianconera e fare male. Per la Juventus, invece, punto su Chiesa ammesso che dovesse giocare".