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Capello: “Spalletti ha una squadra pronta, deve solo sperare di non perdere i pezzi”

FLORENCE, ITALY - NOVEMBER 12: Fabio Capello during the "Golden Bench" award at Centro Tecnico Federale di Coverciano on November 12, 2018 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

L'ex tecnico di Roma e Juve ha anche parlato dei grandi colpi di mercato che si sono conclusi in questi giorni

Giuseppe Canetti

Fabio Capello, ex allenatore di tanti club e di diverse nazionali, è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sportper parlare delle principali vicende di Serie A. Di seguito un estratto delle sue parole.

Le parole di Capello

 Foto by Getty

Sul Napoli

"Spalletti ha la squadra pronta, deve solo sperare di non perdere pezzi. La cessione di Koulibaly va scongiurata. Il Napoli ha basi più solide rispetto alla concorrenza".

Sulla corsa Scudetto

"La Juve parte in pole position dopo le cessioni dell’Inter. Le aspettative sono tutte su Allegri e lo dico spassionatamente: non sarà facile ripetere i successi del ciclo precedente. Max deve mostrare forza e pugno deciso. Non vorrei che i calciatori prendano il suo ritorno come un alibi per scaricare le responsabilità. Mi attendo qualcosa di speciale da De Ligt e Dybala. L’argentino ha il potenziale del numero uno, ma gli è sempre mancato qualcosa".

Sull'Inter e sugli addii di Conte, Hakimi e Lukaku

"All'Inter è andato via l’allenatore, sono partiti due campioni, ma il telaio resta di buona qualità. Dzeko è perfetto per sostituire uno come Lukaku. Calhanoglu ha colpi importanti. Simone Inzaghi con poche parole può caricare il gruppo: dimostrate che l’Inter non era soltanto Lukaku e Hakimi".

Sul Milan e sull'addio di Donnarumma

"Ha un progetto avviato. Giroud è un attaccante di spessore internazionale. Mi aspetto l’esplosione di un talento dal potenziale enorme come Rafael Leao. Mentre deve dare segnali di crescita Tonali. Bisogna però valutare gli effetti dell’addio di Donnarumma. Ha sposato un club di cui ora si parla in tutto il mondo, ma il Milan meritava più riconoscenza".

Su Roma, Lazio e Atalanta

"Mourinho ha la personalità giusta per una piazza come Roma, ma i problemi non mancano. La partenza di Dzeko mi ha sorpreso: non era solo il centravanti, ma anche una fonte di gioco. La Lazio? La chiave è l’impatto del calcio di Sarri con un gruppo di qualità plasmato negli anni da Inzaghi. L’Atalanta è un modello. Allenatore di grandissimo livello, presidente ex giocatore che conosce benissimo le dinamiche, struttura abile nell’individuare i talenti. Nel gioco, mi ricorda il Liverpool di Klopp".

Su Messi-PSG

"Parigi è la nuova mecca. Per fortuna c’è anche il calcio dei saggi: il Bayern Monaco e i tedeschi in generale".