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Il campionato che sta per giungere ai titoli di coda sembra non poter regalare un rovescio al fotofi

Il campionato che sta per giungere ai titoli di coda sembra non poter regalare un rovescio al fotofi

Il campionato che sta per giungere ai titoli di coda sembra non poter regalare un rovescio al fotofinish. Assodato il sesto scudetto di fila della Juventus, arrivato alla penultima giornata col Crotone, i giochi per il secondo posto e quelli della...

Redazione

Il campionato che sta per giungere ai titoli di coda sembra non poter regalare un rovescio al fotofinish. Assodato il sesto scudetto di fila della Juventus, arrivato alla penultima giornata col Crotone, i giochi per il secondo posto e quelli della salvezza sembrano già fatti.

Il primo perchè la Roma affronterà un avversario, in casa, innanzitutto più debole sulla carta, poi senza particolari motivazioni di classifica, dopo aver archiviato il discorso salvezza nello scorso turno contro il Torino, e per l'ultima gara in maglia giallorossa di Francesco Totti che vorrà congedarsi nel migliore dei modi dal suo pubblico. Sembra tutto apparecchiato quindi: l'unica speranza che possa far sorridere il Napoli e i napoletani deriva dal profondo gemellaggio, quasi quarantennale, con la tifoseria del grifone. Ma si sà, in campo entrano i calciatori.

In zona salvezza, invece, pare che sia il Crotone l'ultima squadra condannata alla retrocessione per un conflitto d'interesse che vedrebbero coinvolte Palermo ed Empoli, prossime avversarie nell'ultimo turno. Ai siciliani, già aritmicamente in B da qualche settimana, converrebbe perdere con i toscani e quindi far retrocedere i pitagorici per incassare la fetta più alta del "paracadute".

Ma - in questo pezzo - vogliamo accendere le luci sulla corsa al secondo posto e alla diversità dei giudizi arbitrali nei confronti delle due contendenti, Roma e Napoli, durante il campionato. Il primo aspetto che ha fatto notevolmente accendere gli animi di Sarri e dei napoletani è stata la mancata contemporaneità - nelle ultime 5 giornate - nelle gare delle due squadre. Ora, a giochi virtualmente fatti, arriva il "contentino": Sampdoria-Napoli e Roma-Genoa giocheranno entrambe alle 18.

Ma questa è solo la punta dell'iceberg di una serie di situazioni a favore dei giallorossi che hanno indirizzato il secondo posto nella capitale. Il discorso parte da lontano. Andiamo per gradi.

L'abbiamo rimarcato a più riprese che quest'anno non è scorso buon sangue tra il Napoli e i direttori di gara per alcune decisioni infelici che sono costati agli azzurri almeno 4 punti (tra Pescara e Genova). Diametralmente opposto - secondo il parere di chi scrive - il metro di giudizio utilizzato per la rivale al gradino d'argento.

Premesso che l'intento non è quello di voler infangare l'operato e la professionalità degli arbitri italiani ma sicuramente possiamo affermare che la Roma ha goduto del "bonus" calcio di rigore. Siamo arrivati a 13 penalty assegnati, solo in campionato, a favore dei giallorossi. Con la grande serietà e sincerità che ci contraddistingue - mettiamo la mano sul fuoco - ma almeno la metà dei tiri dal dischetto assegnati alla Roma sono frutto di sviste arbitrali. I casi più eclatanti sono quelli di Crotone e soprattutto quello del derby di ritorno contro la Lazio per uno svenimento in area di Strootman. Ma l'elenco è lungo.

Fortunatamente, in entrambi i casi, gli infortuni arbitrali non pesarono sull'esito delle due gare. Nel derby, De Rossi segnò il momentaneo pareggio ma alla fine prevalse la Lazio mentre a Crotone, Dzeko fallì il rigore. La Roma vinse comunque 0-2 ma l'aiutino risultò ininfluente.

Sicuramente non c'è la controprova e gli eventi succedevano diversamente ma una cosa teniamo ad esporla. Roma e Napoli distano una sola lunghezza in classifica e grava come un macigno - nell'economia della corsa - l'errore di Giacomelli alla 3^ giornata quando, in Roma-Sampdoria. a tempo scaduto assegnò un rigore inesistente a Dzeko (eravamo sul 2-2), confezionato magistralmente da Francesco Totti. Errore che costa 50 milioni nelle casse del Napoli, condannato ormai al preliminare.

L'introduzione della VAR, nel prossimo campionato, diventa sempre più necessaria per regalare agli appassionati più credibilità e imparzialità in questo sport affinchè l'esito finale dipenda dalla grande giocata del singolo e non da fattori esterni. REDAZIONE - Antonio De Crecchio.