Sul sogno Champions: "Chiaro che se non vinciamo le partite e perdiamo è difficile pensare di raggiungere questo traguardo. Dobbiamo onorare la maglia, dare di più ed entrare prima in gara, siamo la squadra la quale ha segnato meno nei primi 15 minuti".
Sui problemi difensivi: "Siamo troppo leziosi, anche in possesso di palla. Il problema della nostra mancanza di rabbia nel momento in cui bisogna conquistare il pallone era già presente. È colpa mia, però, se non sono riuscito ad inculcare nella mente dei ragazzi il concetto della riconquista della palla. Siamo leggibili, anche perché nel secondo tempo non abbiamo attaccato bene. È colpa mia se non sono riuscito a dare una svolta alla stagione".
Sulla stagione della squadra: "Le vicissitudini stagionali sono note. Non mi aspettavo di trovare una situazione simile. Abbiamo nascosto qualche magagna per il fitto calendario e per alcune partite vinte, ma questa squadra deve fare di più per la città e per la dirigenza. Le colpe sono mie e dei ragazzi, il pubblico ci segue dappertutto. Abbiamo tutti gli elementi per far bene, dispiace non essere riusciti a fare meglio".
Sul lavoro psicologico: "Guardiamo alla prossima gara, purtroppo non possiamo cancellare la partita odierna. Lavoriamo tanto tatticamente, ma dobbiamo sviluppare l'orgoglio".
Sull'impatto dei nuovi acquisti: "Sono arrivati in una stagione balorda. Cerco di mettere in campo la miglior formazione, a scusante di tutto questo sono capitati nella stagione peggiore del Napoli. Questo ha rallentato l'inserimento, anche se i ragazzi hanno a disposizione gli allenamenti e gli spezzoni di gara per dimostrare il loro valore".
Sui tifosi e sulla loro contestazione: "Chiedo scusa ai tifosi e a coloro che ci seguono in trasferta per sostenerci. Accettiamo la contestazione, di natura del tutto equilibrata. Ci scusiamo per questo finale di stagione".
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