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Calzona in conferenza: “Ecco quale è stata la nostra condanna. Sui tifosi…”

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Le parole del tecnico azzurro
Enrico Esposito

Francesco Calzona, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa dopo il deludente pareggio interno con il Lecce che vale il decimo posto finale in classifica e l'esclusione dalle CoppeEuropee dopo quattordici partecipazioni consecutive.

Le parole di Calzona

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"L'uscita dalla Champions è stata un contraccolpo, la squadra doveva solo vincere in campionato e questo ha pesato. Non abbiamo avuto la forza di vincere le partite. Abbiamo una media altissima per i gol presi per quanto concediamo agli avversari. Il 60% è la nostra media contro il 25% della Serie A. Anche oggi abbiamo concesso palle gol agli avversari. Non abbiamo preso gol oggi, ma questo non basta. Questo gruppo ha futuro? I giocatori possono essere adatti o meno adatti. Lindstrom è ad esempio un giocatore forte con caratteristiche non adatte al Napoli che gioca negli ultimi trenta metri del campo. Magari cambia squadra e si ritrova. Noi allenatori non siamo riusciti forse a farlo esprimere al meglio. I nuovi hanno subito soprattutto questa situazione, sono stati penalizzati per l'arrivo tardivo in ritiro".


Su eventuali rimpianti durante la stagione: "Io non mi fossilizzo su un modulo, cerco le soluzioni. Al contrario di quel che dici tu, la squadra non può giocare con due punte. Magari si può farlo con Raspadori ma così limiti Lobotka e poi hai degli esterni d'attacco che sono prettamente offensivi. Ti ritroveresti così con quattro giocatori difensivi con Anguissa che è adatto ma Lobotka va in grossissima difficoltà. Le alternative sono Ngonge e Lindstrom. Ngonge ha molta difficoltà a fare fase difensiva. Se ci fosse stata la possibilità avrei giocato anche a tre. Fino a qualche settimana fa la mia squadra aveva segnato più di tutti, creavamo tanto. Ma il problema non era il modulo, difendevamo con cinque a centrocampo. Noi abbiamo subito poco per quanto creato dagli avversari. Questa squadra non ha ricevuto per colpa mia un'attenzione totale per evitare certi gol. Noi non abbiamo una sensazione del pericolo e questa è la cosa peggiore. Questo è accaduto anche oggi, io non sono riuscito a trasmettere questa sensazione alla squadra e mi dispiace".

Sul mancato ritiro e la preparazione del match: "La partita l'abbiamo preparata benissimo. Non potevamo fare il ritiro perché gli alberghi erano fuori città e in situazione difficoltosa per via delle scosse. Non c'era bisogno comunque del ritiro. Di Lorenzo? L'ho tolto perché Mazzocchi ha fatto bene a Firenze e Olivera stava giocando bene a sinistra. Giovanni aveva speso tanto. Slovacchia? Ci penserò da domani, ma devo pensare al Napoli. Mi dispiace tantissimo che questa esperienza sia andata male".

Sui tifosi: "Non possiamo dire niente a loro. Hanno fatto una protesta pacifica ed è doverosa e la ritengo molto civile. Finché c'è stata la possibilità di andare in Europa ci hanno sempre sostenuto".

Sull'ipotesi dimissioni: "Non sono d'accordo. La squadra ha provato a fare quello che ho detto, si è allenata sempre benissimo. Non ci sono mai state polemiche, ma solo confronti. Perché mi devo dimettere se fino a due domeniche potevo andare ancora in Europa League? E poi non volevo farlo perché così avrei messo in difficoltà la società che avrebbe dovuto trovare un quarto tecnico. Non sono venuto a Napoli di certo per soldi. Ne ho sentite di cotte e crude. Volevo ringraziare tutti perché siete stati gentili e professionali e questo mi ha fatto piacere".