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Callejon: “Se segno il gol scudetto mi fanno una statua!”

Callejon: “Se segno il gol scudetto mi fanno una statua!”

Le parole di Josè Callejon in una lunga intervista lasciata a Marca sulla sua stagione e quella del Napoli

Redazione

Josè Callejon, ha rilasciato una lunga intervista allo spagnolo Marca. Ecco le sue principali parole: "Eguagliare il record di gol di Luis Suarez in serie A è una sfida molto importante per me, che mi rende ancora più orgoglioso. Ogni tanto ci penso, non ho avuto problemi nel raggiungerlo, lo sapevo già dall'anno scorso di esserci vicino. Non so se in Liga avrei fatto più gol, adesso l'importante è quello che faccio qui. Torres è lo straniero che ha segnato in più negli altri campionati? Vorrei raggiungerlo!".

SCUDETTO - "Non so se è più difficile vincerlo lo scudetto con il Napoli o il Mondiale con la Spagna, credo entrambe le cose. Scudetto alla nostra portata? Siamo un grande gruppo, lo stesso da tre anni quando è arrivato Sarri. Ci conosciamo tutti e giochiamo spesso a memoria. Crediamo nella nostra forza e che questo potrà essere il nostro anno. Ho sognato più volte di vincerlo, quest'anno siamo più vicini. Vedremo ad aprile-maggio come saremo. Se dovessimo vincerlo sarebbe un miracolo. Se vorrei segnare il gol scudetto? Magari... Poi mi farebbero una statua!".

COMPLIMENTI PEP - "Dice che giochiamo il miglior calcio d'Europa? Sono bei complimenti. Il gioco di Sarri è davvero bello e poi come detto ci troviamo molto tra di noi".

SERIE A - "Si dice sempre che qui è la patria del catenaccio, non mi aspettavo di segnare tutti questi gol in serie A. Non pensavo di riuscirci. E' stato molto importante Benitez, che mi ha aperto alla tattica del calcio italiano. Poi è venuto Sarri e ho abbinato i consigli tattici dello spagnolo al calcio offensivo di Sarri. Altri allenatori che devo ringraziare sono Pochettino che mi ha fatto debuttare e Mourinho che mi ha rivoluto al Real Madrid, facendomi tornare a casa".

REAL MADRID - "Se fossi rimasto ora giocherei al posto di Lucas Vazquez? Ogni tanto ci penso, ma non si sa mai come sarebbero andare le cose. Non è mai facile giocare in prima squadra al Real. Ho avuto l'occasione di giocare nel Napoli e non me la sono lasciata sfuggire".

SARRI - "In Italia ormai non ci si difende solo più, si gioca anche d'attacco e questo è merito anche di Sarri che ha cambiato il calcio e in molti stanno cercando di imitarlo".

INSIGNE - "Gioco insieme a lui da cinque anni, ci intendiamo alla perfezione. E' il calciatore italiano più forte in circolazione. Ho saltato solo una partita in questi anni? Lavoro molto sulla prevenzione. Tornare in Spagna? Sono felice qui, magari solo per salutare amici e famiglia".

FOTO SSCN