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Calcagno: "Napoli-Chelsea sarebbe la finale perfetta per l’Europa League"

Redazione

Calcagno: "Napoli-Chelsea sarebbe la finale perfetta per l'Europa League".

Mikaela Calcagno, giornalista sportiva, è intervenuta a "NAPOLI MAGAZINE LIVE":

Ancelotti può essere contento della vittoria di Zurigo, anche perché non è mai facile, anche contro una squadra sicuramente di livello inferiore agli azzurri, poi nel giorno dell’addio dopo 12 anni di Marek Hamsik poteva esserci anche un coinvolgimento emotivo che poteva provocare qualche problema. È vero che c’è ancora qualcosa da migliorare, anche per il valore dell’avversario, ma sono sempre convinta che il Napoli ha l’allenatore con la mentalità giusta e tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo. Credo che sia un po’ il sogno di tutti una finale tra Napoli e Chelsea, al di là del momento difficile che sta vivendo Sarri a Londra, anche perché sarebbe un peccato se le due squadre dovessero affrontarsi prima. Non mi sbilancio sulle percentuali di finale perché ci vuole anche un pizzico di fortuna nei sorteggi, ribadisco però che con la Juventus inarrestabile in campionato e fuori dalla Coppa Italia, l’Europa League è l’obiettivo principale del Napoli. Mazzarri ci terrà a fare bene sia perché ha grandi motivazioni da ex e anche perché il Torino è in corsa per l’Europa. Di certo, considerato quanto sta accadendo in casa Inter, non credo sarà un’estate tranquilla tra la società nerazzurra e Icardi. È vero che l’argentino ha ancora due anni di contratto e una clausola di ben 110 milioni di euro, di certo la sua gestione è molto difficile anche perché, considerato il valore del calciatore, sicuramente non mancheranno club che cercheranno di approfittarne. Il Napoli? Non è un mistero che in passato ci sia stato un interesse concreto. Le dichiarazioni di Marotta e Paratici, stavolta su sponde opposte, quelle di Wanda Nara al veleno sullo spogliatoio, sono un segnale chiaro e non credo proprio che sia una situazione che si possa risolvere in un paio di giorni. Né l’Inter né la Fiorentina hanno visto lungo su Zaniolo, mentre la Roma c’ha creduto subito ed ha fatto benissimo, ma dobbiamo anche riconoscere che in Italia sembra sempre molto difficile dare fiducia ai giovani”.