Il portiere del Paris Saint-Germain Gigi Buffon è intervenuto in conferenza stampa al fianco dell'allenatore Thomas Tuchel. Ecco le sue parole alla vigilia della sfida con il Napoli al San Paolo: "E' difficile vincere qui, grande feeling tra stadio e tifosi. Sarà importante provare a vincere qui ma sarà complicato perché il Napoli venuto a Parigi è una squadra da rispettare".
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PSG, Buffon: “L’anno scorso ho temuto di perdere lo scudetto, difficile vincere a Napoli. Sarri o Ancelotti? Vi dico”
PSG, Gigi Buffon: "Difficile vincere a Napoli, importante non perdere. Vi racconto un aneddoto su Ancelotti"
Sul match:"Non è una partita normale, dobbiamo vincere ma l'importante è non perdere. Abbiamo ancora il confronto contro Liverpool e Stella Rossa. Provo tante emozioni, se ho continuato a giocare a 40 anni è perché sono conscio che poche altre cose regalano altrettante emozioni. Aver avuto la fortuna di poter rientrare in una partita così importante, in Italia e a Napoli, mi regala scosse importanti. Spero di poter, dopo questo esilio forzato, fare una buona gara ed essere utile alla causa".
Sulla Ligue 1:"Non so se l'aggettivo giusto è facile o difficile, in Francia sto trovando squadre che hanno individualmente e fisicamente qualcosa in più di quelle italiane. Questo tentativo offensivo di mostrare questa superiorità induce a segnare più reti contro una difesa meno attenta, mentre in Italia si studia la difesa in un certo modo. In Francia si notano le qualità individuali dei calciatori, in Italia no".
Sul legame con Ancelotti:"Ricambio complimenti e parole affettuose, Carlo è una persona speciale. Ha il potere di rendere le sue squadre le seconde squadre un po' di tutti. E' un grandissimo tecnico soprattutto, non solo una grandissima persona. Ancelotti ha qualcosa di speciale, va sottolineato anche il suo valore di allenatore oltre e più di quello come persona. Gli aneddoti che ricordo sono quelli a Parma e alla Juventus, fu lui a chiamarmi nonostante io sentissi già le voci su Lippi. Firmai per lui, tre giorni dopo ci fu il cambio di allenatore".
Se ha temuto di perdere lo scudetto lo scorso anno:"C'è stato un momento lungo almeno una settimana di non vincere più lo scudetto per meriti evidenti del Napoli, la differenza rispetto a quest'anno è la diversa consapevolezza che ha il Napoli in gara e nella gestione. In passato sciorinava un calcio eccezionale per palati fini, ma sembrava sempre che potesse crollare tutto se non andava a 2000 all'ora. Adesso la squadra dà alla partita il ritmo che la partita richiede".
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