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ROMA – Il Brasile batte 4-1 l’Uruguay e si conferma primo in classifica nelle qualificazioni dell

ROMA – Il Brasile batte 4-1 l’Uruguay e si conferma primo in classifica nelle qualificazioni dell

ROMA – Il Brasile batte 4-1 l’Uruguay e si conferma primo in classifica nelle qualificazioni della Confederazione sudamericana di calcio (Conmebol) per i Mondiali 2018. A Montevideo i padroni di casa si sono portati avanti con un...

Redazione

ROMA - Il Brasile batte 4-1 l'Uruguay e si conferma primo in classifica nelle qualificazioni della Confederazione sudamericana di calcio (Conmebol) per i Mondiali 2018. A Montevideo i padroni di casa si sono portati avanti con un rigore segnato da Edison Cavani, poi gli ospiti hanno ribaltato la situazione con tripletta di Paulinho e gol di Neymar. Nelle altre partite della tredicesima giornata l'Argentina ha vinto 1-0 contro il Cile con rigore di Lionel Messi, il Paraguay ha superato 2-1 l'Ecuador, Venezuela e Perù hanno pareggiato 2-2 e la Colombia ha battuto la Bolivia 1-0.

MESSI DI RIGORE - Messi regala alla sua Argentina il gol dell'1-0 che decide la sfida con il Cile, vittoria grazie alla quale la nazionale allenata da Bauza rientra nella zona qualificazione per i mondiali in Russia. L'arbitraggio del brasiliano Sandro Ricci ha chiaramente favorito gli argentini ed è al centro di tantissime polemiche. Fatto sta che, in un modo o in un altro, l'Albiceleste ha fatto un bel balzo in vista delle qualificazioni - è a quota 22 punti - ed è ora terzo, alle spalle di Brasile (30) e Uruguay (23).

A segnare l'unica rete dell'incontro è stato l'attaccante del Barcellona, al 16', grazie ad un penalty fischiato a causa di un fallo molto discusso di Josè Fuenzalida su Angel Di Maria. Nonostante l'incontenibile Alexis Sanchez, il Cile non è riuscito a trovare la strada del gol, un po' per demerito un po' perchè la difesa argentina ha funzionato meglio che in altre partite, in particolare il portiere Romero. Ma l'Argentina ha messo in evidenza il 'vizio' già visto tante altre volte, quello di essere una squadra con tante ottime individualità - Messi, Di Maria, il 'Kun' Aguero e Higuain - senza però essere veramente una squadra. Nel secondo tempo il pressing cileno è salito, mentre Messi è di fatto scomparso, ed è andato vicino al gol solo al 61', ma ha sciupato. L'Argentina ha quindi dato lasensazionedi pensare più ai punti, e a non perdere, che al bel gioco: e per Buenos Aires il bilancio è in fondo positivo. Da segnalare la prestazione poco brillante di Higuain. Corriere dello Sport.