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I blucerchiati volevano “accogliere” i napoletani con un volantino: iniziativa bloccata per ordine pubblico

I blucerchiati volevano “accogliere” i napoletani con un volantino: iniziativa bloccata per ordine pubblico

Sampdoria-Napoli è stato anche il match del triste ricordo del crollo del Ponte Morandi. Clima disteso tra napoletani e blucerchiati.

Redazione

La tragedia del Ponte Morandi ha creato una sorta di "unione" anche tra napoletani e sampdoriani: da sempre divisi da una forte rivalità calcistica, spesso sfociata in odio e razzismo territoriale. Un tifoso doriano, Tommaso Giani, tramite il suo profilo Facebook svela una bellissima iniziativa progettata dai tifosi della gradinata sud dell'impianto genovese, in occasione del match andato in vigore ieri sera. Iniziativa che, però, a causa di problemi di ordine pubblico non è potuta andare in atto. Ecco quanto scrive il tifoso:

"Cari tifosi del Napoli, siamo un piccolo gruppo di tifosi della gradinata sud della Sampdoria che in occasione della prima partita in casa dopo la tragedia del ponte Morandi ha deciso di mettere da parte, per una volta, la storica rivalità di un normale Sampdoria-Napoli. Già, perché oggi per noi non è una partita normale. A distanza di due settimane sentiamo ancora il groppo alla gola e un grande senso di lutto e di ingiustizia per quanto ci è piovuto addosso. Per i 43 morti, 4 dei quali napoletani. E per una città ferita, per i tanti sfollati, per le attività economiche messe in ginocchio. Sentiamo il bisogno di condividere anche con voi questo nostro dolore, per sentirci meno soli e per farci forza, andando oltre le diverse appartenenze politiche, sociali, religiose e anche di tifo calcistico. Per questo vi offriamo un po’ di focaccia e un bicchiere di tè per dirvi benvenuti. In cambio vi chiediamo un abbraccio di umanità, un momento di silenzio insieme, un pensiero di poche righe da dedicare a Genova e da lasciare sul quaderno che trovate al nostro presidio qui all’ingresso del settore ospiti. Vi aspettiamo allora, idealmente, non tanto allo stadio ma intorno alle rovine del viadotto crollato, per liberare insieme un po’ di macerie dai nostri cuori. Grazie.

Redazione