Sacrificare Ruiz e non Koulibaly? Il difensore centrale è, ormai, una razza rarissima - queste le parole di Fabrizio Biasin, giornalista di Libero e tifoso Inter, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Nel calciomercato, spesso, ci si concentra di più dalla metà campo in sù, ed è sempre più difficile trovare difensori come Kalidou.
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Da Milano, Biasin duro su ADL: “Mette se stesso davanti al Napoli, faccia un passo indietro per il bene della squadra”
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Biasin: "Eriksen e Osimhen gli uomini di Napoli-Inter"
Ma, se dovessimo ragionare nell’ottica di un direttore sportivo, sarebbe più semplice ottenere una plusvalenza con la cessione del senegalese, visto che è da tanto al Napoli ed il costo del cartellino è stato già ammortato. Prima di pensare al mercato, però, se fossi in De Laurentiis proverei a convincere Gattuso a restare. La continuità è l’arma migliore per una squadra, e partire sempre da capo non ti porta da nessuna parte. Rino sta lavorando bene ed ora la squadra riesce ad esprimere anche un bel gioco, chi dice il contrario non capisce di calcio. Nei mesi scorsi non aveva nessuno dalla metà campo in sù, ed è ovvio non sia riuscito ad esprimere le proprie idee. Fabian ha avuto difficoltà nel trovare il suo equilibrio, ma ora ha imparato il compito che gli ha affidato l’allenatore. Gattuso è stato bravo in questo, proprio come Conte ha plasmato Skriniar nella difesa a tre.
Ruiz è come Eriksen, costringere i giocatori che hanno fantasia ad un ruolo più operaio dà fastidio, e, dunque, il ‘se potesse fare meglio nel suo ruolo naturale’ resterà un punto interrogativo. Bakayoko? È un giocatore non bello da vedere, un distruttore di gioco più che costruttore. Non ci sono state solo brutte prestazioni, ma da uno come lui, ti aspetti sempre qualcosa in più, come, ad esempio, fa Kessie nel Milan. Il francese deve crescere, a differenza di Demme che è già pronto. La qualità di un centrocampista è saper toccare tanti palloni ma per pochi secondi, ed il tedesco ha esattamente questa caratteristica.
Dichiarazioni di Vieri su ADL? Sono parzialmente d’accordo. La capacità di De Laurentiis di aver portato il Napoli ad alti livelli, si scontra con la sua voglia di mettersi davanti la squadra e, dunque, di non riuscire ad anteporre il Napoli a sé stesso. Quando, ad esempio, hanno vissuto quel momento di crisi, il presidente avrebbe dovuto proteggere la squadra. Se vuole davvero fare il salto di qualità, deve riuscire a mettersi in disparte e lasciare che allenatore e calciatori facciano il loro lavoro. Man of the match in Napoli-Inter? Eriksen per i nerazzurri, Osimhen per il Napoli”.
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