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Bianchi: "Juve più forte, ma mi aspettavo un Napoli più vicino. Insigne? Problema economico"

Redazione

Ottavio Bianchi, ex allenatore del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport

Ottavio Bianchi, ex allenatore del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue dichiarazioni: "Sono convinto che il Napoli sia in grado di superare i quarti e arrivare in finale. L’Arsenal credo sia molto preoccupato da questo sorteggio. Auguro con tutto il cuore a Carlo Ancelotti di vincere questa Coppa ed altro ancora e di superarmi, perché Napoli merita successi".

Sul calo del ritmo:"E parliamo di un problema reale. Sinceramente la Juventus è più forte, ma mi aspettavo un Napoli più vicino in classifica. Invece rimane questa abitudine di affrontare con un pizzico di sufficienza alcune partite. Poi arriva la grande sfida e gli stimoli non mancano, come all’Emirates dove l’atmosfera sarà splendida e vien voglia anche a me di giocare, pure in sedia a rotelle. Però non è semplice in questi casi alzare il ritmo. Non esiste un pulsante da schiacciare. Le grandi squadre, e il Napoli questo è, devono affrontare tutte le partite con la stessa determinazione, con la voglia di vincere sempre".

Su Insigne: "È sempre stato così. Il ragazzo è forte, ma deve imparare a gestire queste situazioni. Il tifoso azzurro perdona allo straniero ma non al napoletano. Piuttosto, conoscendo come sia fertile l’humus da quelle parti, mi sorprende che Lorenzo sia l’unico giocatore locale. Ai miei tempi erano parecchi e i vari Carannante, Celestini, Caffarelli erano importanti per il gruppo anche quando giocavano meno. Tra l’altro avere tanti stranieri impegnati nelle nazionali pone problemi di gestione non semplici da risolvere".

Se Insigne può partire:"Oggi un giocatore a questi livelli è un’azienda dunque sono tanti gli aspetti da valutare, non solo quelli affettivi e non c’è dubbio che quello economico sia il più rilevante. Dico questo non per criticare o colpevolizzare il giocatore. Anzi sia chiaro che se in passato Cavani e Higuain sono andati via, alla fine ci hanno guadagnato tutti, anche le società. Non mi pare che De Laurentiis abbia mai lasciato andar via gratis qualcuno".