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RAI, Bezzi: “Il Napoli non può prescindere da Mertens. Osimhen spiega perché si voleva creare la SuperLega…”

(Getty Images)

Gianni Bezzi è intervenuto a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio per parlare delle principali vicende del calcio italiano ed internazionali. Il giornalista della RAI si è soffermato in particolar modo su alcune questioni riguardanti il...

Giuseppe Canetti

Gianni Bezzi è intervenuto a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio per parlare delle principali vicende del calcio italiano ed internazionali. Il giornalista della RAI si è soffermato in particolar modo su alcune questioni riguardanti il Napoli. Di seguito l'intervista.

"Osimhen spiega perché si voleva creare la Superlega..."

 Vìctor Osimhen (Photo by SSC NAPOLI via Getty Images)

Le parole di Bezzi rilasciate ai microfoni di 1 Station Radio.

Su Napoli-Lazio

"Sarà un bel match, sono due squadre che hanno una caratteristica che le accomuna: non rinunciano a giocare, puntano sempre a fare la partita e hanno interpreti importanti. Sarà una gara spigolosa, come già accaduto all’andata. La posta in palio è altissima, ed è uno spartiacque fondamentale. Nessuna delle due può sbagliare, soprattutto gli azzurri, considerato che la Lazio deve recuperare una gara con il Torino".

Mertens o Osimhen contro la Lazio?

"Il Napoli con Dries è un’altra squadra. Nel momento importante della stagione, e anche in Europa League, gli azzurri hanno pagato la sua assenza. È straordinario, eccezionale sotto porta, devono puntare su di lui".

Questione Superlega

"Il prezzo del cartellino di Osimhen è un motivo per il quale si sono cercati nuovi introiti come la SuperLega. Si dovrebbe stringere un gentleman agreement, una soluzione con parametri uguali per tutti: abbassare ingaggi, cartelli giocatori e provvigioni. Vedere giocare le stesse partite diverse volte, anche se sono match di cartello, potrebbe far stufare. I dodici club che hanno tentato di costruire questa competizione sono tutti indebitati, anche se con situazioni diverse".

"Il calcio non può perdere il suo romanticismo, perché i tifosi hanno diritto di vivere storie fantastiche. Il calcio è della gente, che sacrificano tante cose, e Napoli è un esempio: il popolo azzurro fa costanti sacrifici per supportare i propri beniamini. Per squadre come la Lazio, con la politica volta all’accortezza sul bilancio, è difficile competere con altri club che, invece, hanno il petrolio sotto casa. Bisognerebbe ripartire dal settore giovanile, che è l’anima di un club, come accade all’Atalanta. Ci sono giocatori provenienti dall’estero e forzati dagli agenti, ma questo fa male alle casse dei club. I bergamaschi sono un club sano, puntano sui giovani e, arrivando in Europa, hanno dimostrato che un altro calcio è realizzabile".

Sulla Serie A

"SuperLega ha influenzato i risultati di ieri? No, la Juventus non brilla da tempo, ha già offerto prestazioni sottotono. Il Milan è calato rispetto al girone d’andata, e non mi sorprende se si fa rimontare da una squadra brillante come il Sassuolo. Il campionato dei neroverdi è stato eccezionale, ed inciderà sul futuro di De Zerbi: i suoi ragazzi giocano a memoria, hanno un grandissimo Berardi. Pioli è un bravo allenatore, ma ho sempre notato questa caratteristica: fa splendidi gironi d’andata, e cala in quelli di ritorno. Le stagioni si completano a Maggio, penso che andrebbe rivisto qualcosa anche nella preparazione".

"L’Inter è la squadra che cammina su un tappeto molto morbido, si sta avviando allo Scudetto senza difficoltà e la gran voglia di fare risultato di una squadra affamata come lo Spezia ha messo in difficoltà anche una grande squadra come i nerazzurri. Inoltre, i ragazzi di Antonio Conte conoscevano già il risultato del Milan. Lo Spezia darà fastidio a tutti, nonostante i 33 punti in classifica".