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Beppe Savoldi è stato, sicuramente, uno degli uomini più incisivi al Napoli. Grande bomber, a

Redazione

Beppe Savoldi è stato, sicuramente, uno degli uomini più incisivi al Napoli. Grande bomber, attaccante puro, uomo vero da ‘centro area‘, come piace definirsi a lui, è anche uno dei doppi ex più famosi della...

Beppe Savoldi è stato, sicuramente, uno degli uomini più incisivi al Napoli. Grande bomber, attaccante puro, uomo vero da 'centro area', come piace definirsi a lui, è anche uno dei doppi ex più famosi della gara tra Bologna e Napoli.

Cresciuto a Bergamo, tra le fila dell'Atalanta, dopo un primo periodo a Bologna fu fortemente voluto dall'Ingegner Ferlaino, all'epoca Presidente del Napoli. Abbiamo chiesto a lui di raccontarci qualcosa su quel famoso passaggio in azzurro e non solo. Queste le sue parole a Calcionapoli1926.

BEPPE CHE RICORDO HAI DEL TUO PASSAGGIO DAL BOLOGNA AL NAPOLI?

Un ricordo molto vivo, fatto di grandi emozioni. All'epoca ero uno dei giocatori più importanti del Bologna e ricordo che, alla notizia della mia possibile cessione, i tifosi rossoblù andavano sotto la casa dell'allora Presidente Conti, protestando nemmeno così velatamente, perchè ero il beniamino della loro tifoseria. Mi dispiaceva lasciare Bologna dopo sette anni, ma lasciavo una società che non mi dava grandi ambizioni di carattere sportivo, il Napoli, invece, era arrivato secondo l'anno prima, e rappresentava per me quel salto di qualità. Una società che ambiva a traguardi diversi, poteva competere sicuramente a livelli più alti.

RICORDI CHI TI VOLLE AL NAPOLI?

Ferlaino. Fu proprio lui a cercarmi e ad insistere. Credeva che portando un attaccante di peso poteva fare il salto di qualità. Oltretutto fu un acquisto record per l'epoca, mi pagarono molto, e questo attirò le attenzioni su Napoli e su di me. E Napoli e i napoletani mi accolsero benissimo, come solo loro sanno fare.

QUAL È IL RICORDO PIÙ BELLO E SIGNIFICATIVO CHE CONSERVI?

Io ero venuto a Napoli per vincere, ma Vinicio disse che quell'anno lamsquadra non rispose alle richieste e alle ambizioni, a differenza dell'anno precedente. Gli obiettivi erano sicuramente diversi, più alti. Anche la tifoseria si aspettava qualcosa di più e rimase delusa. Poi, però, abbiamo vinto la Coppa Italia è quello rimase un momento bellissimo.

TU ERI UN ATTACCANTE VERO, UN BOMBER. OGGI SEMBRA CHE IL GOL NON SIA PIÙ DI SOLA COMPETENZA DEGLI ATTACCANTI MA CHE TUTTI POSSANO FARE GOL. MERTENS, AD ESEMPIO, SI È SCOPERTO SOLO DOPO UN CASO UN GOLEADOR. È CAMBIATO QUALCOSA NEL CONCETTO DI ATTACCO OGGI?

E' cambiato il gioco innanzitutto. Ma Mertens è un caso a parte. Lui non segnava perché non giocava al centro dell'area. A fare i GOL sono sempre, alla fine, i calciatori che vanno dentro all'area, che si piazzano al centro. Se avesse giocato così dall'inizio sarebbe diventato il capocannoniere dello scorso campionato. Il gioco non paga, la tattica difensiva alla lunga non paga, perché alla fine sono i Mertens, gli Higuain, i Dzeco che, se supportati, ti cambiano il risultato.

Oggi c'è il tiki taka, una volta si rischiava di più. Prima si cercava di essere veloci, rapidi, OGGI si pensa alla tattica ma sono sempre queli che vanno in mezzo a fare gol.

TORNANDO AI GIORNI NOSTRI, BOLOGNA NAPOLI È UNA SFIDA CHE SULLA CARTA VEDE GLI AZZURRI FAVORITI. QUALI POSSONO ESSERE I FATTORI CHE POSSONO SPOSTARE QUESTO PRONOSTICO?

La condizione fisica dei calciatori, perché si rientra dalla sosta per le Nazionali. Il Napoli ha molti giocatori rientrati da poco ma anche il Bologna, per cui quelli che rientreranno meno stanchi, avranno la meglio. Però c'è da dire che il Napoli ha un organico superiore, per cui, a parità di condizione fisica post Nazionali, dovrebbe prevalere l'aspetto tecnico. E l'aspetto tecnico favorisce il Napoli. Però il bello del calcio è che non è una scienza esatta, ma è imprevedibilità.

SIAMO ALLE SOGLIE DELLA TERZA GIORNATA, UN PO' PRESTO PER FARE PRONOSTICI, MA COME VEDI, QUEST'ANNO, LA CORSA ALLO SCUDETTO?

Vero siamo solo all'inizio, ma adesso come adesso non ci sono più solo tre squadre, ovvero Juve, Napoli e Roma. Si sono aggiunte Milan e Inter. Secondo me le milanesi hanno l'organico per competere con le altre, e per questo mi aspetto un Campionato più aperto e avvincente, ma bisogna aspettare qualche giornata per capire se manterranno il ritmo.

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REDAZIONE - Roberta Savarese