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Benevento, Vigorito: “Insigne profeta in paria. Ciciretti? Dubito giocherà nel Napoli, vi spiego”

Benevento, Vigorito: “Insigne profeta in paria. Ciciretti? Dubito giocherà nel Napoli, vi spiego”

Vigorito, presidente del Benevento, ha parlato di Insigne e del futuro di Ciciretti al Napoli

Redazione

Oreste Vigorito, presidente del Benevento, ha rilasciato una lunga intervista a Il Roma, in vista della sfida di domani sera contro il Napoli: "C’è grande tensione, la avverto personalmente, ma partite simili, così importanti, non sempre finiscono come uno le sogna. A fine gara qualcuno rimarrà deluso".

SALVEZZA - "Finché sarà possibile, continueremo a crederci. Vogliamo dimostrare di essere ancora vivi. Forse siamo arrivati troppo presto in Serie A, ci troviamo ultimi con qualche colpa, ma continueremo a lottare. La campagna acquisti è la conferma della nostra volontà. Siamo una squadra piccola, di provincia, che non ha alcuna intenzione di mollare. A partire da domani".

NAPOLI DA SCUDETTO - "Lo sforzo del Napoli è stato enorme, eppure la Juve è distante appena un punto. Il mio dubbio è il seguente: reggerà, il Napoli, dopo un avvio così importante? La Juve è favorita perché ha un organico superiore ed è abituata a vincere, ma tutto dipenderà dal peso delle prossime partite. Sarà un bel duello che renderà il campionato italiano imprevedibile fino alla fine".

IL MIGLIOR AZZURRO - "Senza dubbio Insigne. L’ho incontrato da avversario, in Serie C, quando era a Foggia. Non pensavo potesse raggiungere certi livelli, oggi è uno dei più forti giocatori al mondo. Lo ammiro non solo per le sue doti tecniche, ma per la capacità di vivere con equilibrio nella sua città. Insigne, da napoletano, ha smentito il detto “nemo propheta in patria”.

IL RAPPORTO CON DE LAURENTIIS - "Siamo stati insieme, seduti uno di fianco all’altro, allo stesso tavolo. Ci siamo chiariti, c’era stato un equivoco estivo nella trattativa per Pavoletti. Si aspettava lo chiamassi, gli ho spiegato che il numero che mi aveva dato non era il suo ma di un suo collaboratore. Dopo qualche tentativo a vuoto smisi di chiamarlo. Non avrei preso Pavoletti, ma in maniera cortese volevo comunicarglielo. Siamo in buoni rapporti, come con tutti i presidenti di club".

CONTATTI PER CICIRETTI - "Giuntoli era al Vigorito, eravamo seduti accanto, gli chiesi: vi interessa Ciciretti? Lui mi rispose che era lì per Cragno. Da allora non ho mai più parlato di Ciciretti con loro. Ho saputo che è andato al Napoli solo perché, da regolamento, mi è arrivata la comunicazione sulla definizione dell’affare. Ma dubito che Ciciretti giocherà mai nel Napoli".