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Benevento, Maggio: “Higuain via senza salutare. Lo scudetto perso in albergo? Ecco come sono andate le cose”

Benevento, Maggio: “Higuain via senza salutare. Lo scudetto perso in albergo? Ecco come sono andate le cose”

Le parole dell'ex calciatore del Napoli, attualmente al Benevento, Christian Maggio

Redazione

L'ex giocatore del Napoli e attualmente al Benevento, Christian Maggio ha rilasciato un'intervista a Ottochannel. Ecco le sue principali parole: "La mia esperienza al Napoli? La gara che ricordo con più piacere è la vittoria della Coppa Italia nel 2012 contro la Juve. Mancava da tempo una gioia così".

HIGUAIN - "Siamo rimasti male quando è andato via, anche per il modo in cui l'ha fatto. Non ci ha salutati. Avrà avuto i suoi motivi, le sue ambizioni, il fatto che voleva andare alla Juve per vincere".

FIRENZE - "Scudetto perso in albergo? Non so cosa possa essere successo, ma è ovvio che qualcosa sia cambiato nella nostra testa dopo il 2-3 in Inter-Juve. Guardavamo il match in camera, c'era delusione e rabbia. Non voglio pensare che quella gara abbia condizionato la nostra prestazione il giorno dopo. Io ero in panchina, ma vedevo i miei compagni poco tranquilli. Non erano i soliti. Purtroppo com'è andata a finire lo sappiamo tutti".

CAVANI - "Il miglior calciatore con cui ho giocato a Napoli è Cavani. Aveva una fame straordinaria, si allenava al massimo tutti i giorni e non voleva mai mollare. Dopo di lui metto Lavezzi. Higuain? Era arrivato a Napoli che era già un campione".

ADDIO - "Pensieri dopo non essere entrato nell'ultima gara in azzurro contro il Crotone? Penso che la mia faccia la dicesse lunga, già mi sono espresso sulla questione, non voglio ritornarci. Ad ogni modo ho un bellissimo ricordo di quel giorno, per l'ovazione che ebbi dai tifosi, non mi era mai successo di fare un giro di campo come quello. Ci tenevo a chiudere giocando anche solo 5', ma purtroppo le decisioni non le facevo io e ho dovuto accettare a malincuore".

ANCELOTTI - "Ha una mentalità diversa sul turnover, un po' come Benitez. Loro sono allenatori più universali, con loro un calciatore deve essere sempre mettersi in discussione ed essere pronto ad entrare da un momento all'altro. L'anno scorso capitava che c'era chi restava fuori per più di due mesi senza giocare un minuto. Poi magari si ritrovava a giocare in un match fondamentale per lo scudetto e lì veniva meno".

CHAMPIONS - "Vedere Napoli-Liverpool mi ha fatto venire i brividi e la mente è andata alle tanti notti Champions passate al San Paolo. L'ho vista da casa, il Napoli è forte e può giocare a grandi livelli".