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Baiano: “Il Napoli se farà il Napoli non ci sarà partita a Udine. Che gol di Insigne martedi sera”

Baiano: “Il Napoli se farà il Napoli non ci sarà partita a Udine. Che gol di Insigne martedi sera”

Ciccio Baiano, ex calciatore di Napoli e Fiorentina, così ai microfoni di Radio Amore.

Redazione

L'ex calciatore di Napoli e Fiorentina, Francesco Baiano, è intervenuto ai microfoni di Radio Amore, toccando varie tematiche: tra cui il Napoli, la Juventus e la Nazionale Italiana. Queste le sue dichiarazioni: "Ho visto una squadra matura contro lo Shakhtar, non era facile venire a capo in questa partita di Champions: gli ucraini sono un'ottima squadra dalla cinta di centrocampo in su. Nel secondo tempo gli azzurri hanno capito come colpire lo Shakhtar e poi non c'è stata più partita. Lorenzo ha tirato dal cilindro un eurogol, grazie a questa magia la partita si è messa in discesa per il Napoli. Veder giocare Insigne è uno spettacolo, ma non da ora, da tantissimo tempo".

Su Udinese-Napoli: "Mi auguro che il Napoli a Udine possa vincere, è una partita importante ma non decisiva. E' importante per il morale, per ulteriori consapevolezze dei propri meriti. Contro il Feyenoord non sarà facile, ma prima di pensare al fatto che il City debba fare il proprio dovere, deve essere il Napoli stesso a fare il suo di dovere contro gli olandesi. L'unica cosa che mi preoccupa del match tra Manchester City e Shakhtar è il fatto che tre giorni dopo ci sarà il derby di Manchester: qualcuno potrebbe riposare in vista di questo importante incontro, ma sono certo che chi scenderà in campo darà il massimo. Oddo? Sinceramente in tre-quattro giorni un allenatore non può fare miracoli: l'unica cosa che faranno i calciatori è quella di scendere in campo per far vedere al neo tecnico che sono in grado di giocarsela. Se il Napoli farà il Napoli non credo che ci sarà partita. Oddo non potrà cambiare un granchè in pochi giorni. Maggio? Faccio i complimenti al calciatore, è un grande professionista: al di là delle numerosi esclusioni non si è mai lamentato, a 36 anni si allena a volte anche più degli altri, lavora tanto e si fa sempre trovare pronto, anche domani penso che partirà titolare. Queste cose fanno bene ai giovani del gruppo, Christian è un esempio da seguire, una chioccia. Per quanto riguarda sulla carta nel prossimo turno di Serie A la partita più complicata ce l'ha la Roma, affrontare il Genoa non è mai semplice, hanno cambiato allenatore e vorranno continuare a vincere dopo la vittoria di Crotone. Se la Roma dovesse fare la Roma penso comunque che non ci sarà partita".

Sulla Juventus e la Nazionale italiana: "La Juventus appare ora appagata dal fatto che hanno vinto per tutti questi anni, non penso che l'addio di Bonucci abbia indebolito i bianconeri. Vedendo il rendimento di Bonucci al Milan non penso che sia stato questo il problema che abbia rallentato la squadra juventina. Ventura? Da calciatore ho assistito varie volte ad allenatori che hanno fatto scelte sbagliate, ma non mi è mai accaduto di assistere a un qualcosa come quello che accadde tra De Rossi a Ventura: il romanista lo fece per il bene della Nazionale. Mi capitò di pensare che uno doveva giocare al posto di un altro, è capitato anche a me senza dubbio, soprattutto vedendo come si allenavano alcuni compagni con cui ho giocato nella mia carriera pensavo che uno meritava di scendere in campo più dell'altro. Ventura avrà avuto i suoi buoni motivi riguardo l'esclusione di Insigne, non sta a me giudicare".