Stamane Il Mattino riporta alcune dichiarazioni di Salvatore Bagni, ex calciatore del Napoli, che ha parlato della morte del figlio il 3 ottobre del 1992 in occasione della presentazione del libro "Il guerriero": "Se ho mai pensato a un altro figlio dopo la sua morte? Non ci sarebbe stato nulla e niente che avrebbe potuto sostituirlo, io e mia moglie Letizia ne eravamo convinti. E così presi una decisione".
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Bagni rivela: "Dopo la morte di mio figlio mi feci sterilizzare, vi racconto"
Salvatore Bagni ha parlato della decisione di sterilizzarsi dopo la morte del figlio nel '92
Il dirigente racconta della decisione di sterilizzarsi: "All'epoca non era neanche legale, però fui determinatissimo: non avrei voluto altri figli neanche per errore. Non l'ho raccontato nel libro, lo rivelo qui a Napoli perché non ho problemi a parlare di quella storia. Io e Letizia affrontammo lo stesso dolore in due modi differenti. Io l'ho convinta a vivere la vita. La foto della bara lasciata sul parabrezza dell'auto in un giorno di nebbia, sembrò tutto così assurdo. Un mese con i carabinieri in casa, aspettando una telefonata. Vi fu solo silenzio. Io penso che Raffaele ci sia, ogni giorno, il problema non è quel corpo che non è più al cimitero perché io ho fede. Sono trascorsi tanti anni, ancora spero che un giorno qualcuno di quei rapitori, perché saranno stati almeno quattro per mettere a segno quella cosa orribile, dica cosa accadde.
Dopo aver vinto a Napoli con Maradona mi divertii anche con le squadre amatoriali dei miei amici d'infanzia segnando tanti gol. A casa mia c'è sempre una stanza libera per Diego. Vincemmo lo scudetto grazie a lui, alla sua classe e al coraggio che trasmetteva a tutti noi".
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