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L’AVVERSARIO – Pippo Inzaghi all’ultima spiaggia, il Bologna è chiamato a risollevarsi

Redazione

Focus sul prossimo avversario del Napoli: il Bologna di Pippo Inzaghi che sabato arriverà a Napoli con il rischio concreto dell'esonero

Il Bologna è una delle sorprese in negativo di questa stagione, ma forse guardando il mercato fatto la scorsa estate era da aspettarselo. 13 punti in classifica, terzultimo posto, secondo peggior attacco del campionato e qualità tecniche non sufficienti per questa categoria. Di questo passo il baratro sarà inesorabile. Un paradosso, soprattutto quello dei gol, se il proprio allenatore si chiama Filippo Inzaghi, uno che di reti realizzate ne sa qualcosa. Ciò che più sconcerta è la pochezza tecnica di una squadra allo sbaraglio. Il tecnico è a rischio esonero e probabilmente all'ultima spiaggia visto la lunga sosta che imporrà alla società felsinea un buon periodo per riflettere ed eventualmente prendere decisioni. Ma cosa si chiede all'allenatore, visto la difficile trasferta in arrivo? Basterà non perdere a Napoli o anche con una sconfitta dignitosa salverà la panchina? Di sicuro non è stata dignitosa la battuta d'arresto del "BoxingDay", quando il Bologna si è arreso troppo facilmente al "Dall'Ara" nella sfida fratricida con la Lazio di Simone Inzaghi senza tirare praticamente mai in porta e senza nemmeno provarci. Toccherà ad Ancelotti dare il colpo di grazia al suo ex bomber al Milan, che tante gioie gli ha dato, compresa una Champions League, dopo quello che gli ha già recato il fratello (il quale sarà anche lui ospite nell'impianto di Fuorigrotta alla ripresa del campionato). Il destino beffardo di Inzaghi può essere deciso da persone che hanno segnato la sua vita e carriera. La squadra felsinea ha in Palacio, Santander e il portiere Skorupski i picchi più alti di una rosa probabilmente non all'altezza della categoria. Se a ciò aggiungiamo un Blerim Dzemaili (ex di turno) che fin qui non si è mai visto, ecco che il quadro è completo. Solo due vittorie raccolte, entrambe casalinghe, di cui l'ultima a fine settembre, contro Roma e Udinese , ma qualche buon punto, a seguito di prestazioni convincenti, è stato strappato a Sassuolo, Milan, Fiorentina. Quando la grinta c'è e la squadra lotta può mettere in difficoltà anche avversari più quotati, anche se il problema principale resta quello del gol, e nel calcio se non segni non vinci. Il mercato di gennaio servirà come il pane al club di Saputo, ma per questa gara non si vede come il Napoli, pur privo di pedine fondamentali come Hamsik, Koulibaly e Insigne, possa fallire l'appuntamento dei tre punti, al netto di qualche brutto precedente che facevano dei bolognesi una delle bestie nere partenopee (soprattutto negli anni di Mazzarri).

PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Skorupski; Calabresi, Danilo, Helander; Mattiello, Poli, Pulgar, Svanberg, Dijks; Santander, Palacio

UOMO CHIAVE: Palacio

Inzaghi si affida al 3-5-2, basandosi su un centrocampo di lotta e fisico oltre che agli esterni. La qualità del duo offensivo Santander-Palacio dovrebbe fare la differenza. Il portiere Skorupski, se in giornata, può essere un fattore decisivo. Per il resto la formazione sembra essere fatta, con gli unici dubbi a centrocampo, ma tutto lascia presagire ad un ritorno dal 1' di Poli e Pulgar (non al meglio ultimamente). Con loro ci sarà Svanberg, viste le non perfette condizioni dell'ex Dzemaili. Ma occhio al giovane Orsolini che già in più di un'occasione si è messo in mostra e può lottare per trovare spazio nell'undici di base. Anche perché la qualità in questo Bologna in pochi ce l'hanno, e il giovane talento ex Ascoli ne ha da vendere.

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Tony Sarnataro

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