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L’AVVERSARIO – Dalla D alla A in tre anni: la favola del Parma non è finita lo scorso giugno, vuole ancora stupire!

L’AVVERSARIO – Dalla D alla A in tre anni: la favola del Parma non è finita lo scorso giugno, vuole ancora stupire!

Stasera si torna in campo: ecco un focus sul Parma, prossimo avversario degli azzurri

Redazione

Il Parma di Roberto D'Aversa arriverà al "San Paolo" questa sera, ricca di entusiasmo e voglia di confermarsi e continuare il proprio momento magico. Momento magico per i ducali che non si è fermato lo scorso maggio quando è arrivata, dopo nemmeno tre anni dal tragico fallimento del 2015, la promozione in serie A, ma è continuata in questo primo scorcio di stagione quando sono arrivati ben 7 punti in 5 gare, una media di tutto rispetto per una squadra che ha la salvezza come obiettivo della vita. Se poi una di queste vittorie è arrivata a "San Siro" contro l'Inter, il valore della squadra di D'Aversa risalta ancora di più. Sono due i successi consecutivi, l'ultimo contro il Cagliari, in casa, sabato scorso. Inoltre i gialloblu hanno anche già affrontato la Juve, tenendole alla grande testa e perdendo solo per 1-2, anche immeritatamente. La squadra si schiera con un classico 4-3-3 dove la qualità maggiore è lì davanti con il tandem Inglese-Gervinho, affiancati per ora da Di Gaudio, ma presto quel posto potrebbe essere preso da Amato Ciciretti. Per quanto riguarda la punta ex Chievo, lui si è già preso, invece, il Parma: due reti stagionali e tanta sostanza nelle sue partite. Per non parlare dell'ex Roma che si diceva dovesse passare per un periodo di rodaggio dopo l'"esilio" in Cina. E invece Gervinho è tornato alla grande e subito decisivo: coast to coast, imprendibile nell'uno contro uno e con una velocità doppia ad ogni avversario. Non solo, adesso ha anche imparato a far gol, e la rete segnata sabato al Cagliari è da antologia del calcio! Per chi non l'ha ancora vista, è un imperativo farlo! Recupera palla nella propria area di rigore e si invola verso la porta avversaria saltando due, tre, quattro e più avversari fino a scaricare la palla alle spalle del portiere! Dicevamo dell'attacco, ma la difesa non è tanto da meno con quel Sepe in porta che finalmente sta giocando titolare in A, dimostrando tutto il suo valore, rimasto inespresso negli anni di panchina a Napoli. E poi davanti a lui l'esperienza di un giocatore internazionale come Bruno Alves, senza dimenticare la spinta dei terzini, tra cui Dimarco che tanto male ha fatto all'Inter, con un gol alla Roberto Carlos. Solo firme d'autore in questo Parma quando trova la rete! La regia è affidata a Stulac che l'anno scorso si è messo in mostra al Venezia in serie B: ne sentirete parlare. Una squadra, comunque, a forti tinte azzurre, visto che l'asse Napoli-Parma è stato molto caldo la scorsa estate e la colonna degli ex annovera Sepe, Inglese, Ciciretti, Grassi e Dezi che sicuramente (almeno quelli che scenderanno in campo) hanno intenzione di far vedere che gli azzurri hanno sbagliato a lasciarli partire.

L'UOMO CHIAVE: Stulac

LA PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo, Dimarco; Rigoni, Stulac, Barillà; Di Gaudio, Inglese, Gervinho

D'Aversa medita di fare un paio di cambi nella formazione "tipo" che fin qui gli ha dato più soddisfazioni. E' infatti ballottaggio aperto sulle fasce con Gobbi e Gazzola che reclamano spazio, così come Deiola a centrocampo. Indiziati ad uscire Iacoponi, Dimarco e Rigoni o Barillà. Per il resto il tecnico non farà troppo turnover, limitandosi a massimo uno o due cambi come detto, visto la forza dell'avversario che andrà ad affrontare. In attesa dei recuperi (anche di condizione fisica) di Grassi e Ciciretti che, quando saranno pronti, verosimilmente prenderanno il posto di Barillà e Di Gaudio nell'undici tipo. L'uomo chiave sarà sicuramente il centrocampista Stulac, dai suoi piedi passeranno le migliori azioni ducali. Mentre davanti, manco a dirlo, occhio alla velocità di Gervinho e alla voglia di gol di Inglese. Il Parma, inoltre, è una compagine un po' indigesta ai partenopei visto che negli ultimi quattro precedenti al "San Paolo" sono arrivate ben due vittorie emiliane. E anche l'ultimo precedente in assoluto non sorride ai partenopei: un Parma ormai fallito e retrocesso, fermò sul 2-2 al "Tardini" la squadra di Benitez, un pari che poi sarebbe risultato fatale alla corsa al terzo posto e alla Champions.

Tony Sarnataro - REDAZIONE

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