Napolicontro Sassuolo, atto terzo. Già due i precedenti stagionali, infatti, contando anche la Coppa Italia con due vittorie azzurre, entrambe giunte al "San Paolo". La squadra di De Zerbi ancora una volta sul cammino di Ancelotti, ma questa volta lo fa nel suo teatro preferito, in quello che è il vero spauracchio per il Napoli, molto più di Berardi, Babacar e tutti i calciatori neroverdi: il "Mapei Stadium" di Reggio Emilia, completo tabù negli ultimi tre anni. Qui, infatti, Sarri non ha mai vinto nei suoi tre anni sulla panchina azzurra. Vittorie costanti ovunque: a "Marassi", a "San Siro", all'"Olimpico" anche più di due volte l'anno, persino allo "Juventus Stadium", ma mai nella casa degli emiliani: 2 pareggi e 1 sconfitta è lo score degli ultimi tre precedenti, come in nessun altro impianto italiano in questi anni d'oro e di record partenopei, primato negativo condiviso solo con il "Franchi" di Firenze. La sconfitta risale al debutto assoluto di Sarri sulla panchina azzurra: 2-1 ad agosto 2015. Poi i pareggi per 2-2 e 1-1, con quest'ultimo che alla fine è risultato indigesto per la conquista dello scudetto. La squadra neroverde quando nel proprio impianto vede azzurro si esalta: e non mancano alcune piccole soddisfazioni anche al "San Paolo" con pareggi strappati ai più quotati rivali. I tabù sono fatti per essere sfatati, e Ancelotti è pronto a farlo. Contro una squadra che a lungo è stata la sorpresa del torneo, navigando nella zona Europa League per buona parte del girone d'andata. La compagine è guidata sapientemente da De Zerbi, su cui ha messo gli occhi addirittura il Barcellona. Non ci ha pensato su due volte, invece, quest'ultima a prendersi il giocatore più rappresentativo del Sassuolo: quel Boateng che tanto bene aveva fatto nel girone d'andata. Forse anche a causa di questa cessione, o per una semplice questione di appagamento, la squadra emiliana ha iniziato a perdere colpi e ad assestarsi nel limbo a centro classifica. 31 punti, salvezza quasi ufficialmente raccolta, per qualcosa in più ripassare l'anno prossimo.
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PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Pegolo; Lirola, Ferrari, Demiral, Rogerio; Locatelli, Sensi, Ducan; Berardi, Babacar, Djuricic. All. De Zerbi
UOMO CHIAVE: Berardi
De Zerbi ha una mentalità offensiva, di certo non si tratta di una squadra che si difende. Dal 4-3-3 al 3-4-3, questi i moduli variati dal tecnico ex Benevento. E' un gioco che vive di passaggi stretti, e dalla spinta dei terzini/ali per gli attaccanti. Spesso quest'ultimo ruolo è stato ricoperto da Babacar, ma nelle ultime giornate l'ex Fiorentina non è partito mai dal 1'. L'uomo più pericoloso resta Berardi, (ormai ex) promessa del nostro calcio, capace di numeri importanti quando in possesso di palla in fase offensiva. Occhio anche alle accelerazioni di Lirola sulla fascia. Infine in porta non ci sarà il titolare Consigli a causa di una squalifica.
Tony Sarnataro
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