Andrea Petagna compie 22 anni. L'attaccante dell'Atalanta, intercettato da Premium Sport, ha parlato anche del suo futuro. “Compleanno? Avrei preferito festeggiarlo in Polonia con l'Under 21. Peccato, ma siamo stati eliminati a testa alta. Mi godo due giorni di vacanza, poi andrò in ritiro con l'Atalanta”, le parole della punta che ha poi parlato di mercato: “Non ci penso, sono felice a Bergamo. Voglio essere allenato ancora da Gasperini, mi ha dato tanto. Sono felice a Bergamo, voglio giocare l'Europa con l'Atalanta”.
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Andrea Petagna compie 22 anni. L’attaccante dell’Atalanta, intercettato da Premium Sport, ha p
Andrea Petagna compie 22 anni. L’attaccante dell’Atalanta, intercettato da Premium Sport, ha parlato anche del suo futuro. “Compleanno? Avrei preferito festeggiarlo in Polonia con l’Under 21. Peccato, ma siamo stati eliminati a...
Conti vicino al Milan? “Sono felice se va a Milano, lo merita perché è forte. Mi mancherà, ha fatto davvero bene quest'anno e ha disputato anche un buon Europeo. Io nell'affare? Non so, se ne occupa il mio agente”.
Sei carico per il futuro? “Certo, non vedo l'ora di ricominciare e di giocare con la Dea in Europa”.
Tutti, adesso, si aspettano di più da voi dopo l'ultima grande stagione. “Chiaramente sarà una stagione ancora più difficile, tutti ci conoscono e sanno come giochiamo. Ma abbiamo un tecnico bravissimo, una società importante alle spalle e con tanti giovani che vogliono fare ancora meglio. Saremo pronti”.
Gasperini sarà in grado di fare bene anche senza i calciatori ceduti quest'estate? “Ci sono Freuler e Cristante, sono ottimi elementi che possono sostituire Kessiè. Sartori e Percassi faranno bene in sede di mercato, ma Gasperini è bravissimo e riesce a far esprimere al massimo ogni talento a sua disposizione”.
In passato hai studiato con Valentina Allegri, suo padre ti diceva qualcosa per il rendimento scolastico? “Il mister un po' mi bacchettava perché non andavo bene a scuola, mi martellava. Durante gli allenamenti con la prima squadra del Milan, quando avevo 17 anni, qualche volta mi diceva 'corri, allenati altrimenti domani ti mando a scuola'”.
Cosa ti manca per approdare in una grande squadra? “Devo migliorare negli ultimi sedici metri, sono un buon calciatore fuori dall'area ma devo lavorare meglio per me stesso. Poi devo migliorare, inoltre, sotto l'aspetto mentale”. Tmw.
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