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Andrea Carnevale, ex attaccante del Napoli e attuale dirigente dell’Udinese ha parlato al

Andrea Carnevale, ex attaccante del Napoli e attuale dirigente dell’Udinese ha parlato al

Andrea Carnevale, ex attaccante del Napoli e attuale dirigente dell’Udinese ha parlato al portale gianlucadimarzio.com alla vigilia della gara di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus: “Fu un’emozione indescrivibile, maggiore di...

Redazione

Andrea Carnevale, ex attaccante del Napoli e attuale dirigente dell'Udinese ha parlato al portale gianlucadimarzio.com alla vigilia della gara di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus:

“Fu un’emozione indescrivibile, maggiore di quella provata in finale a Stoccarda. In Germania alzammo il trofeo, ma rimontare due reti alla Juve pareva fantascienza: e invece…Consigli a Sarri? Attaccare sempre, a costo di rischiare qualcosa. Del resto mi sembra nel dna di questo Napoli e poi non vedo altra soluzione per provare a fare due gol ad una difesa granitica come quella della Juve. Al Napoli serve giocare allo stesso modo ed essere magari un pizzico più preciso e fortunato. Capisco però quanto ha detto Allegri nel dopo partita, gli scudetti si vincono anche soffrendo e poi nella ripresa, specie dopo il gol del pareggio, la Juve mi ha dato l’impressione di riuscire a gestire le sfuriate degli azzurri.

Sinceramente, oggi Mertens dà maggiori garanzie perché è diventato un attaccante vero. Mi sembrano perfetti i sincronismi del tridente del Napoli quando c’è lui in campo. Spostarlo più avanti si è rivelata una grande intuizione. I ‘piccoletti’ quando ti puntano nei pressi dell’area di rigore sono pericolosissimi, è stato così anche per Alexis Sanchez che è diventato letale appena ha avanzato il suo raggio di azione.

Napoli e Juventus sono squadre che si conoscono bene e magari ci saranno interpreti diversi. Di sicuro è bello che questa rivalità sia tornata viva come ai nostri tempi. Ecco perché auguro ai calciatori del Napoli di provare le stesse emozioni che ho vissuto io anni fa: ti restano dentro. Se mi aspettavo i tanti fischi ad Higuain? Sinceramente no, o almeno non pensavo che i fischi fossero così forti. Dalla tv mi è parso amareggiato e lo comprendo perché lui al Napoli ha dato tanto. Le scelte professionali non andrebbero giudicate ma immagino la rabbia del pubblico del San Paolo che voleva prendersi una rivincita”. REDAZIONE - Antonio De Crecchio.