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Ancelotti: “A Napoli una famiglia, Insigne farà il passo giusto. Champions? Dura col PSG, sulla Juventus…”

Ancelotti: “A Napoli una famiglia, Insigne farà il passo giusto. Champions? Dura col PSG, sulla Juventus…”

Dal Festival dello Sport con Sacchi e Guardiola, Ancelotti parla del suo calcio

Redazione

Carlo Ancelotti, insieme ad Arrigo Sacchi e Pep Guardiola, questo pomeriggio è protagonista a Trento per il Festival dello Sport. L'allenatore del Napoli è stato sottoposto a varie domande dai presenti ed ha raccontato: "Chi gioca bene ha maggiore possibilità di vincere. Ci sono tante statistiche che lo dicono, ma conta solo una: non quella dei tiri fatti e subiti, ma dei gol segnati e subiti. In questo momento il calcio è più evoluto, le squadre fanno bene tutte le fasi ed è anche più propositivo. Ora tutte hanno un'identità. Prima le piccole avevano solo la difesa, ora s'è perso, tutte provano a giocare da dietro, non so se è un bene o un male".

ISPIRATORI - "E' normale fare riferimento a dei maestri poiché c'è bisogno di tante conoscenze. Da giovane seguivo Liedholm per la gestione e la pressione. Poi Sacchi è diventato determinante perché mi ha allenato, in seguito l'ho assistito e quindi capito tante cose. In allenamento facevamo la tattica: 11 contro 0. All'epoca sembrava strano ma è più facile mantenere l'attenzione e coinvolgere. In Italia si insegnava a mettersi dietro tutti solo in modo passivo per difendere. Lì invece iniziammo a fare una cosa attiva, a poterla determinare ed era più stimolante".

Poi Ancelotti scherza sulle immagini dei festeggiamenti col Chelsea: "Potevate mettere Madrid o Milano, cantai meglio. Lì ero un disastro, ero pure 15kg in più!".

NAPOLI - "So stare in gruppo? Fa parte del lavoro sapersi relazionare. I calciatori sono 25 circa ma ci sono anche altre persone. Tutte sono importanti e fanno parte del gruppo, anche i magazzinieri. La mia idea è rendere tutti responsabilizzati e farli stare bene. Bisogna controllare ma anche delegare. Quando qualcuno diceva sei troppo bravo, devi usare la frusta, ma io ho sempre detto se volevate la frusta avete sbagliato con me. A Napoli esiste una bella famiglia. I calciatori sono giovani ma hanno già avuto esperienze importanti. Sono umili. Il club ha voglia di crescere, la città è bellissima e ci sono tutte le condizioni per fare un buon lavoro. Poi vediamo se in Europa il City ce lo permette (scherza con Guardola, ndr) oppure il Liverpool!".

CHAMPIONS LEAGUE - "Napoli outsider? Le italiane stanno facendo bene, anche se non guardo molto alle altre. Il nostro girone è complicato, anche se l'ultima vittoria ci ha indirizzati bene. Abbiamo il grande ostacolo PSG. Il calcio italiano, comunque, resta competitivo. La Juventus lo è, ma ne riparliamo ad Aprile. Lo scorso anno il Real cominciò male, poi vinse. Conta molto la condizione. VAR in Champions? Spero presto, ma il giorno in cui arriverà, sarà comunque in ritardo"".

INSIGNE - "Ha molto talento, sta esprimendo tutte le sue qualità. E' nella fase di maggiore responsabilità al servizio della squadra. E' un passo che può fare e sono sicuro farà".

ITALIA - "Siamo rispettati all'estero, anche se mancano un po' di talenti, ma stanno saltando fuori alcuni bravi. Sono stati 9 anni all'estero e ci sono stadi nuovi e pieni, ma soprattutto rivalità sportiva. Noi siamo rimasti indietro ancora con gli insulti. Non è rivalità, ma maleducazione e ignoranza. Bisogna fare qualcosa. Io a Londra non ho mai preso un solo insulto nonostante le tante rivalità, così come credo Pep a Manchester da tifosi dello United".

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