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Ancelotti, le parole della figlia Katia: “Il mio cuore è a Napoli dove c’è la mia seconda famiglia”

Ancelotti, le parole della figlia Katia: “Il mio cuore è a Napoli dove c’è la mia seconda famiglia”

Sono tanti coloro che hanno deciso di dedicare un pensiero per l’Italia da settimana in lotta per l’allarme Coronavirus. Una situazione di emergenza che ha chiuso i confini dello Stato e che ha messo a rischio anche il calcio mondiale....

Maria Ferriero

Sono tanti coloro che hanno deciso di dedicare un pensiero per l'Italia da settimana in lotta per l'allarme Coronavirus. Una situazione di emergenza che ha chiuso i confini dello Stato e che ha messo a rischio anche il calcio mondiale. Trai tanti messaggi di supporto c'è anche quelli di Katia Ancelotti, figlia di Carlo ex tecnico del Napoli. Da brividi le parole affidate al proprio profilo Instagram ufficiale. Ma non sono solo parole di supporto verso il suo luogo di origine in quanto vengono fuori tante e diverse emozioni che la donna sta vivendo. Tra queste anche la paura per il presente ed il futuro della sua famiglia.

Le parole di Katia Ancelotti

"In questi giorni l’Italia, la mia Italia, la vedo solo in televisione. Oltremanica il pericolo si respira, forte. Ma erroneamente lo si vede tanto lontano. Invece sta arrivando e ho paura che non siano così preparati. Il mio cuore invece è con voi, con i miei amici, le persone che amo, la mia famiglia. È con Parma, la città che mi ha vista crescere e che ha visto nascere i miei figli. Lì c’è la mia nonna, che ha 87 anni e che è chiusa in casa. È serena perché “tanto ho la mia radiolina che mi fa compagnia”. Ci sono le mie amiche, che mi mandano audio con le favole per tranquillizzare Ale, o suggerimenti per qualche passatempo da fare insieme. Parma che piange e che è in ginocchio.

Il mio cuore è a Napoli dove c’è la mia seconda famiglia, i nonni, gli zii. Dove c’è mia cognata, anestesista pronta come i migliaia di medici che in questi giorni combattono per salvare tutti noi. Dove la mia amica passa il tempo a preparare torte per le sue bambine anche se è una pessima cuoca. È in Sardegna che è la mia seconda casa, dove c’è una ragazza sola, in una piccola casetta sul mare che aspetta di partire per non contagiare la sua famiglia.

È con tutte le persone che amo e che oggi, come me, hanno paura. Oggi più che mai vorrei essere anche io nella zona rossa ad abbracciarvi tutti. Ma non si può. RESTIAMO A CASA, per ora. Toneremo ad abbracciarci ancora più forte.

Andrà tutto bene".