Ancelotti due giorni per le scelte difficili

La domenica si lavora, anche se non si gioca, e al risveglio, dopo aver metabolizzato la delusione, appuntamento a Castel Volturno con l’allenatore Carlo Ancelotti (foto) e con il menu di sempre, quello che viene proposto dopo una partita: due gruppi uniti e però separati, in uno ci sono quelli che hanno giocato a Torino e provvedono con il lavoro di scarico, nell’altro, invece, avviano con attivazione e torello.

E’ l’antipasto del lavoro tecnico, quello nel quale compare il pallone e si intrecciano le sfide, tre contro tre. Ma c’è altro, chiaramente: una serie di esercitazioni con cross e tiri in porta, per perfezionare l’intesa, per trovare gli impatti giusti, per conoscersi sempre meglio. La chiusura, chiaramente, riservata alla partitina su un campo ridotto, stavolta quattro contro quattro.

Il resto verrà oggi, nell’allenamento che potrebbe indurre a capire qualcosa sulla formazione (o forse no): altrimenti rimane sempre la rifinitura, che quando si gioca in notturna va in scena al mattino, quindi dopodomani, ad una decina di ore dal fischio di inizio della gara con il Liverpool.

CDS