Pensavo fosse amore e invece...
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Ancelotti e il disincanto della piazza: prima l’amore, ora preoccupazione
Ancelotti era amato: ecco le cause del disincanto
Tra la tifoseria e Ancelotti c'è una piccola crisi, è innegabile. "Sarri uno di noi" lo striscione esposto mentre l'Atalanta festeggiava la vittoria contro il Napoli al San Paolo, la Curva B si è espressa così a un anno dalla storica impresa di Torino contro la Juve. Il caso non è mai banale e infatti il miglior risultato azzurro è coinciso proprio un anno dopo con il peggiore: si riassume tutto così. Come riportato dall'edizione odierna de Il Mattino, contro l'Atalanta c'è stata la partita immagine di questo momento azzurro: una squadra forte, con diverse possibilità per vincere, ma quando la partita arriva a giocarsi con la testa e con le motivazioni, allora la squadra viene meno e collassa. Ancelotti è sereno, sa di non rischiare nulla: gli obiettivi societarie sono stati ampiamente raggiunti e il rapporto con De Laurentiis è integro. Scricchiola non poco quello con la piazza: a inizio stagione c'è stato subito l'amore, proprio quel sentimento che si provava con Sarri lo si è riversato sulla fiducia in un allenatore diverso ma dal gran nome. Adesso che il gioco e le motivazioni sono venute meno, l'incantesimo si è rotto e Ancelotti lavorerà in un ambiente nel quale, da grande allenatore quale è, già si è trovato in passato: il lavoro, l'attitudine e qualche miglioria sul mercato sono le cure per questa crisi di risultati.
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